Quando il web fa a pugni con la privacy
Un forum al Cnr sulla protezione dei dati. Ottavio Zirilli: «Servono con urgenza nuove regole»
PISA. Il rapporto tra internet e privacy è stato al centro del Privacy Day Forum al Cnr. La minaccia virtuale intesa come capacità di rubare l'identità ed appropriarsi di dati sensibili aziendali è sempre più reale e in esponenziale crescita. L'avvocato Rosario Imperiali che ha aperto i lavori dopo il saluto del direttore del Cnr Ottavio Zirilli, ha invocato con urgenza nuove regole in materia di data protection , ricordando «che occorre un nuovo patto, che richiede un'iniezione etica». Organizzato da Feder Privacy, il convegno ha offerto numerosi spunti di riflessione, a cominciare dalle ultime cyber truffe, i nuovi cavalli di Troia che si nascondono dietro le app gratuite, insidiose fonti di virus. Ne ha parlato Umberto Rapetto, generale in congedo della guardia di finanza e comandante del primo nucleo anti frodi telematiche, il Gat. «Tutto ciò che viene proposto gratuitamente- ha detto- finisce per essere scaricato. Quelle applicazioni per smartphone non hanno nulla di garantito». Sotto accusa i codici Qr, nel caso in cui essi non appartengano a fonti sicure, come i giornali e i siti garantiti: «Quei quadrati che vengono ripresi e scannerizzati - ha affermato Rapetto - possono contenere istruzioni malevole e attivare azioni indesiderate». Ma come viene percepito il problema della privacy in Italia e dai giovani internet addicted? La privacy è stata per anni percepita quasi esclusivamente come una burocrazia noiosa, secondo Alessandro Acquisti – professore di economia della privacy all’Heinz College della Carnegie Mellon University di Pittsburgh. Grazie a una ricerca condotta negli Usa, avvalendosi di un software di riconoscimento facciale basato sui dati di Facebook, ha ridefinito le convinzioni abituali intorno al senso comune della privacy, arrivando a dimostrare come gli uffici del personale siano influenzati nelle loro decisioni dalle informazioni e dalle immagini nei profili facebook dei candidati. Il forum istituzionale sulla video-sorveglianza nei luoghi pubblici e di lavoro, è stato aperto dal prefetto Francesco Tagliente che ha ricordato come «l'anagrafe delle telecamere e' una risorsa preziosa per la sicurezza». Alla tavola rotonda, condotta da Antonio Ciccia, hanno partecipato anche Claudio Filippi dell’ufficio del Garante per la privacy, la direttrice della Dtl di Pisa Anna Maria Venezia, il Direttore del Cnr Ottavio Zirilli, e Massimiliano Troilo di Hikvision Italy. In chiusura, il presidente di Feder Privacy, Nicola Bernardi , ha auspicato che «la privacy non sia burocrazia, ma un diritto fondamentale del cittadino. La normativa in materia serve per tutelarlo e non deve essere considerata come un fastidioso onere che comporta costi superflui».
Renata Viola