L'analisi
Golfo, domenica da dimenticare: bisogna rialzarsi contro la capolista
I gialloblù costretti a leccarsi in fretta le ferite dopo la sconfitta ad Avellino
PIOMBINO. Per la Solbat Basket Golfo Piombino quella appena trascorsa è una domenica da archiviare in fretta. Surclassata ai rimbalzi – suo terreno preferito in cui è prima nel girone A (48 a 22 per i padroni di casa, che ne hanno conquistati 13 in attacco contro i tre di Piombino) – e inesistente in difesa per lunghi tratti della gara, con un buon terzo quarto che l’aveva, nonostante tutto, addirittura rimessa in carreggiata. Sempre e comunque aggrappata alla vena realizzativa di Fabrizio Piccone o alle triple di un buon Almansi, di Azzaro, di Cappelletti e di Turel, ma senza mai mostrare un vero gioco di squadra. Poi, nell’ultimo periodo, un tracollo pesante, otto bruttissimi minuti. È stata questa la Solbat vista ad Avellino domenica pomeriggio (93-74 il punteggio finale a favore della Del Fes), contro una squadra senza dubbio forte ma nella quale lo sloveno Vasl (8 su 8 da due) e l’argentino Bortolin (10 su 16 e un dominio assoluto sul connazionale Berra) hanno fatto quello che hanno voluto, senza incontrare veri ostacoli sulla loro strada. Ma non solo loro due: anche Santucci (13 punti), Carenza (10), Burini (9), Verazzo (8) e Giunta (8) non hanno trovato difficoltà a colpire – e affondare – la difesa del Golfo. Vasl, tra l’altro, si è guardato tranquillamente l’ultimo quarto dalla panchina, senza la necessità che coach Crosariol lo schierasse nuovamente in campo.
Per i gialloblù, insomma, si tratta di una gara da archiviare il più in fretta possibile, in cui per troppi minuti il Golfo non solo è stato inferiore ma non ha proprio giocato. Il discorso di una Avellino molto forte sta in piedi fino a un certo punto, perché pur non essendo in giornata Piombino ha retto il primo periodo (20-17) e una parte del secondo rimontando nel terzo (57-57 e 69-65 sulla terza sirena), sempre attaccato alle triple di Piccone (soprattutto grazie ad uno dei suoi ormai noti momenti di trance agonistica). Poi nel quarto periodo, dopo la tripla di Azzaro del meno 2 (70-68), ecco il parziale di 16-0 per i locali, un parziale surreale, quando l’inerzia sembrava tutta dalla parte dei piombinesi e senza che la difesa gialloblù opponesse una seppur minima resistenza agli attacchi di Avellino.
I lunghi gialloblù Lautaro Berra e Zdravko Okiljevic, ottimi in questo inizio di campionato, questa volta sono stati cancellati dal campo. Il 93-74 finale è forse troppo pesante, ma di differenza tra le due squadre ce n’è stata molta. Tuttavia la strada è lunga: siamo ancora agli inizi di una stagione impegnativa e può succedere a tutti di perdere due partite di fila. I gialloblù restano comunque a 6 punti in classifica, a quattro sole lunghezze dalla vetta (la Fabo Herons Montecatini è sola a quota 10), a due punti da un gruppo di sette squadre e insieme, tra le altre, alla rediviva Libertas. Non solo: nelle prime giornate il gruppo piombinese di coach Damiano Cagnazzo ha incontrato tre big del girone (Legnano, Libertas e Avellino) e una grande sorpresa come Brianza. In un torneo così equilibrato e bello, si fa presto a passare dalla parte sinistra a quella destra della classifica e viceversa. Adesso per il Basket Golfo non resta che resettare tutto e farsi trovare pronto alla gara interna di domani alle 18, quando il gruppo piombinese ospiterà sul parquet del PalaTenda la capolista Fabo Herons Montecatini, la migliore squadra del girone dopo queste prime sei partite di serie B1.