Il Tirreno

Il lutto

Elba, è morta Luciana Gelli: addio alla “nonna terribile” che si batteva per l’ambiente


	Luciana Gelli 
Luciana Gelli 

Ambientalista convinta, non accettava soprusi e ingiustizie. Il suo luogo del cuore era la Cala dei Frati, spiaggia tra le Ghiaie e la Padulella, il cui accesso da terra è stato chiuso da proprietà private. Per lei era il simbolo di una battaglia mai conclusa

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I giornalisti la tenevano d’occhio durante incontri pubblici, assemblee politiche e riunioni tra Asl e cittadini. Luciana Gelli, con il suo corpo minuto e lo sguardo pungente, era un «misuratore infallibile di supercazzole»: più i discorsi si facevano inconcludenti, più lei si agitava, pronta a intervenire senza diplomazia e con ironia tagliente.

Le battaglie di una vita

Difesa dell’ospedale, tutela dell’ambiente, diritti e uguaglianza: questi i terreni di battaglia di Luciana, vera guerriera dell’isola d’Elba. Aveva 91 anni e ha combattuto la sua ultima battaglia nell’ospedale di Pisa, dove era ricoverata dopo un incidente domestico e vari interventi. La notizia della sua scomparsa – lunedì 1 dicembre –  ha suscitato dolore tra attivisti e cittadini che avevano condiviso con lei tante lotte.

L’amore per l’ambiente

Ambientalista convinta, non accettava soprusi e ingiustizie. Il suo luogo del cuore era la Cala dei Frati, spiaggia tra le Ghiaie e la Padulella, il cui accesso da terra è stato chiuso da proprietà private. Per lei era il simbolo di una battaglia mai conclusa.

Il ricordo di Legambiente

Umberto Mazzantini di Legambiente Arcipelago Toscano la descrive come un «terremoto», sempre pronta a difendere cause giuste, anche quando sembravano perse. Era la socia più anziana di Legambiente, soprannominata «nonna terribile» e «coscienza inflessibile».

Un’amicizia nata da uno scontro

Mazzantini racconta di averla conosciuta dopo un acceso confronto nato da un equivoco. Da quel momento nacque un’amicizia solida, fatta di fiducia, telefonate e confronti sinceri. Luciana partecipava a manifestazioni e proteste fino a quando le forze glielo hanno permesso, sempre generosa e combattiva.

L’addio

Luciana se n’è andata senza avvertire, lasciando un grande vuoto. Per chi l’ha conosciuta, resterà eterna come i paesaggi che amava: il tramonto sulla spiaggia bianca di Cala dei Frati, simbolo delle sue battaglie e della sua passione per la giustizia.

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