Il Tirreno

Lutto

Addio a Giannellini, storico allevatore di Venturina Terme

Addio a Giannellini, storico allevatore di Venturina Terme

Originario di Campiglia Marittima aveva 81 anni

2 MINUTI DI LETTURA





CAMPIGLIA. Addio a Edilio Giannellini, storico allevatore di chianina della Val di Cornia. Originario di Campiglia Marittima si è spento a 81 anni. Nessuna cerimonia, oggi (mercoledì 26 novembre) la salma verrà tumulata al cimitero di Campiglia Marittima alle ore 11.

Agricoltore e allevatore appassionato, negli anni ha ricoperto ruoli nella Confederazione italiana agricoltori e ricoprendo ruoli dirigenziali all’interno della stessa così come nell’ambito dell’Associazione allevatori. Tra gli altri incarichi che ha rivestito con carattere e determinazione si ricordano: presidente dell’Associazione provinciale allevatori, consigliere nazionale degli Allevatori bovini italiani e di presidente regionale Comitato toscano razza chianina. Lascia i figli Elena e Edio. Campi e stalle sono in via Polledraia a Venturina Terme dal 1941 e Polledraia è anche il suffisso dell’allevamento, che ha il libro genealogico dal 1971. Si tratta di una realtà agricola che oggi è alla quarta generazione, da tempo affidata alle redini del figlio Edio. Giannellini è stato un uomo impegnatissimo nell’attività di allevatore, molto conosciuto e stimato nell’ambiente. Ad oggi non solo è una delle realtà più importanti del territorio, ma anche una delle poche rimaste di allevamento di razza chianina.

Un mestiere che è stato passione e ragione di vita per Edilio Giannellini. «Nella stalla si viene alle 5 di mattina – ha raccontato al Tirreno – si dà una prima occhiata per verificare se ci sono parti in arrivo, vacche in calore, se tutti gli animali stanno bene. Si comincia subito a pulire le mangiatoie per togliere i residui di fieno. Poi si passa alla lettiera, si aggiunge un po’ di paglia, mentre ogni quindici-venti giorni si fanno le grandi pulizie. Alle 5,30 – spiegava – le vacche mangiano fieno, farine e insilato (erbe macinate, ndr). Fra le 7 e le 7,30 gli animali vengono lasciati liberi nel paddock». Si arriva a mezzogiorno: «Le vacche fanno uno spuntino – proseguiva – mentre alle 17 d’inverno e alle 18 d’estate si riparte con la pulizia della mangiatoia e con la distribuzione di fieno e farine. Un’ora dopo le vacche vanno al riposo. La giornata lavorativa è però finita solo sulla carta, perché anche di notte bisogna essere sempre vigili».

Cia Etruria esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Edilio Giannellini. «Con Edilio se ne va un pezzo importantissimo della nostra Confederazione – dice Cinzia Pagni, presidente Cia Etruria – che ha contribuito a fare la storia e le battaglie del mondo allevatoriale. Noi tutti ci stringiamo intorno ai suoi figli nel ricordarlo con grande affetto».


 

Primo piano
La tragedia

Muore nell’auto ribaltata nel fosso: la vittima è un’ex commerciante, grave il marito – «Difficile tirarla fuori, non riuscivamo a vederla»

di Lorenzo Carducci