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Piombino, febbre da pallacanestro ma un solo campetto pubblico all'aperto

di Paolo Federighi

	Il campetto dei Diaccioni (<em>foto Paolo Federighi</em>)
Il campetto dei Diaccioni (foto Paolo Federighi)

Nonostante la presenza di tanti appassionati, c'è solo il playground ai Diaccioni. Gli altri spazi per giocare non sono pubblici e per questo non utilizzabili

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PIOMBINO. Un solo playground o campino da basket in una città di oltre 30.000 abitanti. Siamo a Piombino. Spesso molti accusano noi giornalisti di voler fare “polemica a tutti i costi” o di “criticare per criticare”. Succede invece, a volte, che il nostro intento sia quello di raccontare ciò che vediamo e sappiamo. Ed è il nostro compito principale, in verità. Raccontare magari delle mancanze, sì, senza necessità di puntare il dito contro Tizio o Caio ma per cercare, in modo costruttivo, di porre sotto i riflettori qualcosa su cui, per il bene di tutti, sarebbe opportuno agire. Il caso che oggi raccontiamo, tra l’altro (il primo di una serie che racconteremo), parla di una mancanza annosa e che urge risolvere al più presto soprattutto per i tanti appassionati e le tante appassionate di pallacanestro di questa città, perlopiù giovani. Partiamo dal presupposto che la città di Piombino è una delle capitali del basket toscano. Oltre, infatti, al Basket Golfo in serie B nazionale maschile, Piombino vanta una squadra di serie B femminile con un affollato settore giovanile di ottimo livello a cui si è aggiunto anche un centro minibasket femminile. Oltre a ciò, l’Asd Pallacanestro Piombino lavora da 45 anni sul settore giovanile e sul settore minibasket maschili, numerosi e vitali. Qui si disputa il torneo italiano più famoso e longevo dedicato al settore giovanile, ossia la prestigiosa Coppa Carnevale organizzata dalla Pallacanestro Piombino fin dal 1986. Senza considerare la squadra di Promozione (DR2) del Piombino Basket Club (PBC) e altre associazioni amatoriali. Insomma, la città vive di basket a 360 gradi.

Un solo campetto pubblico all’aperto

Però. Dicevamo. In un luogo che trasuda basket in tal modo, esiste un solo campetto all’aperto fruibile da tutti. Traduzione: un solo campetto pubblico. Ossia di tutti, di uso gratuito, in cui poter entrare liberamente e giocare. Si trova ai Diaccioni ed è stato inaugurato nel 2022. Durante i mesi estivi, per giocare lì, ogni tardo pomeriggio c’è un’infinita fila di ragazzi e ragazze che aspettano il loro turno (e non tutti hanno la fortuna di giocare). In questi anni varie associazioni hanno organizzato tornei estivi chiedendo permessi (soprattutto in via Ferrer), come nel luglio 2024 ha fatto la Pallacanestro Piombino, coadiuvata dal locale Comitato Uisp, riportando dopo 5 anni un torneo streetball in città.

Il campetto di via Ferrer è di nuovo chiuso

Lo streetball giocato nel luglio 2024 si chiamava “Ankle breaker” e si è disputato nel playground dell’Iti Volta-Pacinotti, nella centralissima via Ferrer. Un playground abbandonato negli ultimi anni e fatto rivivere da giocatori, ex giocatori, dirigenti e allenatori della Pallacanestro Piombino. Il playground in questione, alla fine del torneo streetball, è tornato al proprio stato di abbandono, chiuso al pubblico da due grandi cancelli. Non ci si può entrare. Non è un campetto pubblico, non è di libera fruizione. E’ di pertinenza della Provincia.

Un giro per Piombino

Siamo andati a fare un giro per Piombino. Esiste un campetto all’aperto all’Itc di viale Michelangelo, ma non è pubblico. Anzi, al momento è usato perlopiù come parcheggio ed è in stato di semi-abbandono. Ai “Frati” esiste un campetto da basket ma non è pubblico. Il campo dei Diaccioni, l’unico pubblico di Piombino, a tre anni dalla sua inaugurazione presenta già dei danni alla struttura di base di uno dei due canestri. Insomma: oltre a consentire ai ragazzi e alle ragazze di praticare il basket all’aperto nelle giornate di bel tempo, i playground costituirebbero luoghi importanti di aggregazione per gli adolescenti.

Pochi anche tre

Per farla breve: in una città di oltre 30mila abitanti che mangia pane e pallacanestro, i playground pubblici si riducono da tanti anni a...uno. In un’epoca, tra l’altro, in cui è necessario e fondamentale dare ai giovanissimi e ai giovani soprattutto la libertà di fare esercizio sportivo magari praticando lo sport che si ama in libertà, in un’epoca in cui le nuove generazioni – complice un uso della tecnologia sempre più malato – stanno diventando sempre più sedentarie, diventa imprescindibile dotare la città di almeno un altro playground per la pratica libera e gratuita della pallacanestro. In realtà, per Piombino, sarebbero pochi anche tre campetti pubblici, che significherebbero uno ogni oltre 10mila abitanti.

Altrove, nella zona

Non parliamo di Livorno, città piena di playground, la vera Basket City italiana insieme a Bologna. Cecina, altra città importante in fatto di basket, ha 27mila abitanti e ha diversi campetti di pallacanestro, ultimi dei quali quello all’interno della cosiddetta “Città dei ragazzi” e, sempre in centro, il cosiddetto “Campino del 30”. San Vincenzo, che ha buona tradizione cestistica ma neanche 7.000 abitanti, ha due campetti di basket a distanza di un centinaio di metri l’uno dall’altro, nella zona delle scuole. A Venturina Terme c’è il Parco Altobelli col suo playground; anche Donratico ha il suo campetto.

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