Pistoia, «l’auto spinta a cornate da due cervi» in una scarpata: salvo un cacciatore
A Montale, un uomo di 80 anni stava andando a caccia all’alba quando due grandi ungulati hanno colpito la sua Panda facendola precipitare per circa 30 metri in un burrone boscoso. Soccorso dai vigili del fuoco, è uscito illeso dall’incidente
PISTOIA. All’alba, nel silenzio umido dei boschi sopra Tobbiana di Montale (Pistoia), la Panda grigia si è trasformata in una scheggia di metallo che scivolava lungo la scarpata, inghiottita dalla vegetazione, «gettata in un burrone da due cervi a forza di cornate», come raccontato dallo stesso protagonista. Trent’anni di caccia in quelle colline, eppure per un ottantenne di Montale l’appuntamento con la montagna di questa mattina poteva essere l’ultimo.
L’auto nella scarpata
Erano le cinque, raccontano i soccorritori, quando l’uomo ha imboccato una delle stradine sterrate che tagliano la foresta, tra castagni e felci ancora cariche di pioggia. Davanti, nel fascio dei fari, due cervi. Animali imponenti, forse spaventati dalle luci o dal rumore del motore. Hanno reagito d’istinto: si sono avvicinati, «hanno colpito la vettura con le corna», ha raccontato l’uomo. Un attimo dopo, la Panda ha perso aderenza e si è ribaltata giù per la scarpata, finendo trenta metri più in basso tra i rovi.
Nelle immagini scattate dai soccorritori, la scena racconta più di mille parole: l’auto schiacciata tra i tronchi, i soccorritori calati con le corde, il giallo fluo delle giacche che spicca nel verde profondo del bosco. Il terreno è ripido, viscido, coperto di foglie e sassi. Un posto dove la linea del telefono va e viene, dove chiedere aiuto diventa un’impresa. Ma l’uomo, ferito e incastrato con una caviglia tra i rottami, è riuscito a lanciare una chiamata.
Il salvataggio
Sono arrivati in pochi minuti i vigili del fuoco di Pistoia e Montale, con i mezzi fuoristrada, le funi e l’esperienza che serve per muoversi tra dirupi e pioggia. Poi l’ambulanza della Misericordia di Montale, parcheggiata sulla curva più ampia della strada, pronta ad accogliere l’uomo dopo il recupero. Le immagini mostrano la tensione e la delicatezza del momento: i pompieri che si passano le corde, i paramedici che stendono una coperta termica, le mani che cercano appigli nel fango.
Il cacciatore è stato issato lentamente fino al ciglio del sentiero, dove lo attendevano i soccorritori. È stato trasportato all’ospedale di Pistoia per accertamenti, ma le sue condizioni non destano preoccupazione: solo tanto spavento e qualche escoriazione.
Il bosco di Tobbiana, in questa stagione, sa essere bellissimo e insidioso allo stesso tempo. La pioggia, le foglie, gli animali in movimento. E stamani tra il respiro della montagna e il suono lontano delle sirene, un uomo di 80 anni, ha avuto la conferma che la vita può aggrapparsi anche a un filo. O a una corda, tesa nel buio di un burrone.
