Il Tirreno

La tragedia

L'Elba piange Andrea Galassi, l'escursionista morto in Valtellina – L’amore per l’ambiente e la storia: il ritratto


	Andrea Galassi (a destra) a un incontro su Pietro Gori con Sergio Rossi (a sinistra) e Franco Cambi
Andrea Galassi (a destra) a un incontro su Pietro Gori con Sergio Rossi (a sinistra) e Franco Cambi

Il corpo del capoliverese rinvenuto su un sentiero a 2.400 metri di altezza. Legambiente Arcipelago Toscano: «Perdiamo uno studioso del nostro territorio»

4 MINUTI DI LETTURA





CAPOLIVERI. Spirito libero, mentre lucida. E la curiosità che serve per scavare sotto la superficie. Uno specialista della profondità in una società che, purtroppo, galleggia quasi esclusivamente sul pelo dell’acqua. Questo era Andrea Galassi, il capoliverese di 50 anni morto in Valtellina, sul Passo del Barbacan, a circa 2400 metri di quota in territorio di Valmasino. Lui, escursionista e amante della natura, era partito a piedi per una passeggiata, alla scoperta della natura, uno dei suoi più grandi amori della vita.

La tragedia in Valtellina
Da quell’escursione Andrea non è mai tornato. Se n’è andato mentre faceva la cosa che amava di più: zaino in spalla, alla scoperta della natura. Aveva lasciato l’isola il 20 settembre, era arrivato in Valtellina il 29 settembre, il suo corpo è stato rinvenuto nella mattinata di domenica, tra le 9 e le 10, dopo che il maltempo aveva reso impossibile l’intervento dell’elicottero il giorno precedente. L’operazione è stata condotta con l’elicottero di Areu, decollato dalla base di Caiolo, con il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio e della stazione di Val Masino del Soccorso Alpino civile. L’auto parcheggiata ai piedi al sentiero ha consentito agli inquirenti di risalire all’identità di Andrea: a quel punto è stato contattato il fratello. Così, proprio mentre a Capoliveri si festeggiava la Festa dell’Uva, a centinaia di chilometri di distanza si consumava la tragedia di un figlio di Capoliveri.

L'amore per la natura e la storia

Amante della natura, profondo conoscitore della storia e delle dinamiche economiche e sociali dell’isola, in tanti in questi anni hanno imparato ad apprezzare Andrea Galassi, collaboratore della testata online Elbareport. Scriveva di ambiente, Galassi. Ma non solo. È stato uno che, da tempo, ha analizzato temi cruciali per il futuro dell’Elba, a partire da quello della sostenibilità del turismo e dello sfruttamento del territorio. Era un profondo conoscitore della storia. Nel settembre del 2023 aveva partecipato a un incontro pubblico al De Laugier, assieme al direttore di Elbareport Sergio Rossi, dedicato alla figura di Pietro Gori. In fondo, chi lo conosceva bene, sa quanto lo spirito di Galassi fosse per certi versi anarchico. Secondo le prime ipotesi, sarebbe deceduto per cause naturali durante l’escursione. Non vi sarebbero segni di traumi da caduta sul corpo del cinquantenne. La salma è tuttavia custodita nell’obitorio dell’ospedale di Sondrio in attesa del compimento dell’autopsia.

I ricordi
«La tragica scomparsa di Andrea, amico di Giovanna Neri e che è stato anche socio di Legambiente, priva il movimento ambientalista elbano di una mente lucidissima che ha saputo analizzare senza infingimenti, spesso impietosamente, la realtà sociale ed ambientale dell’Isola d’Elba – commentano da Legambiente Arcipelago toscano – Perdiamo un appassionato di storia, uno studioso della nostra gente e del nostro territorio che sapeva leggere minuziosamente il presente attraverso la lente del passato, che interpretava come pochissimi le trasformazioni politiche e territoriali per spiegare la società elbana attuale». Anche il circolo di SI-AVS Isola d’Elba – Patrizia Piscitello» partecipa al dolore della famiglia di Galassi. «Andrea non c’è più, ma resterà con noi con i suoi scritti le sue lucidissime analisi della società albana, il suo coraggio nel denunciare le storture di una politica fatta di sfruttamento del territorio e delle persone. La sinistra elbana perde un compagno indispensabile, uno di quelli che sanno indicarti la strada abbandonata e che esplora nuove vie, che sanno spiegare il perché di quel che accade, che non scordano il passato e spiegano il presente e il futuro possibile – spiegano dal partito elbano – Andrea ci mancherà, ci mancheranno le sue lucide analisi e inchieste che ci facevano capire meglio il difficile compito di cambiare il sistema di potere in un’isola come l’Elba». Anche Confesercenti si unisce al cordoglio della famiglia Galassi, titolare della storica edicola nel centro di Capoliveri. «In questo momento di profondo dolore, esprimiamo le nostre più sentite condoglianze e ci stringiamo con rispetto e affetto al fratello Gianfranco, da anni parte attiva della nostra associazione e della comunità locale».
 

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana, confermato l’arrivo di forti temporali: la fascia oraria e le zone più a rischio

di Redazione web