Il Tirreno

Sicurezza

Da Torre Mozza a Baratti, furti sulle auto nei parcheggi al mare: nuova impennata di episodi

di Manolo Morandini

	Due immagini dei furti
Due immagini dei furti

Spariti soldi, documenti e bagagli: colpi tutti con modalità fotocopia

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PIOMBINO. C’è una stagione che corre in parallelo all’estate. È quella dei furti nelle auto in sosta nei parcheggi della Costa Est. Nuovi episodi nel fine settimana. E tutti con modalità fotocopia. Il vetro di una portiera sfondato per rubare soldi, carte di credito e bagagli. In un caso a sparire sono anche i documenti d’identità. È la cronaca di un allarme annunciato. Di giornate in spiaggia che finiscono in caserma per presentare denuncia e la ricerca nei campi vicino alle aree di sosta nella speranza di recuperare parte delle proprie cose.

Il fenomeno negli ultimi anni aveva spinto anche la società Parchi Val di Cornia (che gestisce le aree di sosta) a intensificare il servizio di controllo. Gli episodi sono già abbondantemente in doppia cifra. E nel fine settimana si segnalano casi anche nelle aree di sosta a Baratti. Altra zona, stesse modalità. Gli episodi riportati dai balneari della Costa Est sono molti, e con continuità: furti che solitamente racimolano poco o niente, a volte soltanto una manciata di spiccioli, ma che provocano inevitabili danni ai veicoli e disagi. C’è chi si è fermato in Costa Est per trascorrere una giornata al mare prima di raggiungere l’Elba per un periodo di vacanza e si è trovato costretto a ripartire senza le valigie i documenti d’identità e le carte di credito.

Per arginare il fenomeno due anni fa balneari e Parchi avevano rafforzato il servizio di monitoraggio con anche l’apporto di una vigilanza privata. Si trattava di personale specializzato nei servizi di accoglienza e informazione, riconoscibile per il pantaloncino blu e la maglietta bianca, che con la propria presenza ha funzionato da deterrente. Almeno nella fascia oraria in cui era presente nelle aree di sosta da Perelli fino a Torre Mozza. Quello stesso anno dalle stanze di Palazzo civico ci si spinse a immaginare la messa in campo anche di un drone in dotazione alla Polizia municipale per stringere le maglie dei controlli. Niente di tutto ciò la scorsa estate e neppure questa. Ci si affida al personale Parchi e all’impegno delle forze dell’ordine.

Il problema anno in anno si è fatto sempre più fastidioso. In particolare, nelle aree di sosta più grandi, su tutte quella di Carlappiano e della Sterpaia come a Perelli, vengono prese di mira le auto incustodite, in genere nelle ore pomeridiane, quando i bagnanti sono in spiaggia e nei parcheggi non gira nessuno. Il territorio è sconfinato ed è un aspetto che complica non poco il trovare una soluzione per arginare i furti. Anche quando operava il personale privato per la sorveglianza di fatto chi voleva colpire non aveva altro da fare che studiare le presenze o aspettare le ore scoperte dai controlli.

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