Mistero a Piombino, sul cassonetto una “molotov”: allarme all’alba davanti alle Poste
È successo in via Volta: in un sacchetto trovata una bottiglia di vetro avvolta in stracci e plastica, con un pezzo di miccia
PIOMBINO. «Alle sei come ogni mattina sono arrivata per sistemare, fuori del locale , la sera, restano solo i bidoni piccoli e qui sopra a volte… ci “parcheggiano” persino la spesa», racconta Sara Sannino, titolare del Bar Sannino che si affaccia proprio sulla Posta centrale di via Volta.
Una giornata qualunque, il solito via vai dei mezzi che puliscono la strada, qualche cliente mattiniero e i primi raggi di sole. Ma stavolta, nel sacchetto arancione lasciato da chissà da chi, si nascondeva ben altro. «Ho notato questa busta arancione appoggiata sopra il cassonetto verde – prosegue Sara – ci troviamo di tutto, persino resti di bottiglie o spazzatura domestica. Stavolta, però, sembrava qualcosa di più grosso, leggermente coperto. È passato il ragazzo a pulire la strada e gli ho chiesto: “Dai un’occhiata, vedi se possiamo buttarla da un’altra parte”. Lui, con i guanti, ha abbassato piano la busta… e lì abbiamo capito che non era roba normale».
Dalla borsa è spuntata fuori una bottiglia di vetro avvolta in stracci e plastica, con un pezzo di miccia che faceva capolino. «È stato subito chiaro – spiega – che era meglio chiamare la polizia e i carabinieri. Così abbiamo fatto. Sono arrivati tutti: pattuglie, scientifica, antiterrorismo. Hanno transennato la zona dalle 6,15 fino a oltre le 7,30. Poi l’hanno portata via per i controlli».
Intanto davanti alla Posta i dipendenti guardavano la scena con apprensione. «Per un attimo – confida Sara – è venuto pure il dubbio che qualcuno avesse tentato di entrare negli uffici scassinando una delle porte, ma poi è risultato chiaro che non era vero».
Sara e sua sorella Sibilla non sono nuove a episodi strani: «Soprattutto nel nostro altro bar, sulla via del porto, abbiamo visto di tutto - conferma - Ormai siamo abituate a restare lucide e a capire che fare. Qui in genere la situazione è più tranquilla. Il primo pensiero è stato “che cos’è e dove la mettiamo?”. Poi il resto è venuto da sé». Si tratterebbe – con tutte le cautele del caso – di una bottiglia riempita probabilmente con benzina, con la miccia pronta. Ma sarà solo l’esito delle indagini delle forze dell’ordine a dire con certezza se fosse davvero una bomba molotov. Per ora resta la paura di un’alba qualunque diventata un piccolo thriller metropolitano.
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