Elba, la ruota panoramica su una delle spiagge più belle è già un caso: «Perché copiamo Rimini?»
Il Comune intende installare l’attrazione a ridosso della spiaggia della Ghiaie. Per Legambiente «è uno sfregio», per Bene Comune «nessun turista può esserne attratto»
PORTOFERRAIO. No. Stavolta non sono i ladri di ciottoli ad aver creato un caso sulla mitica spiaggia delle Ghiaie, la più amata dai ferajesi. Né a far gridare allo scandalo sono i passaggi dei mezzi meccanici che, pulendo l’arenile prima dell’inizio della stagione balneare, in passato avevano sollevato un polverone, dividendo l’opinione pubblica tra chi si preoccupava per i possibili danni che le lame avrebbero arrecato ai sassi bianchi piccolettati di nero e chi, invece, voleva vedere l’arenile in ordine per la stagione. Quest’anno abbiamo voluto esagerare, siamo stati di gran lunga più creativi. A creare il classico polemicone di inizio stagione è una ruota panoramica, alta fino a trenta metri che, presto, potrebbe stagliarsi sul piazzale a ridosso della spiaggia. Sì, avete capito bene. A confronto il caso dei riflettori puntati verso la spiaggia, installati negli anni dell’ex sindaco Mario Ferrari, sembra una giacchettata.
Ma come, si punta la luce sulla spiaggia e verso il mare? O cosa vogliamo fare, spaventare i pesci? Le ricordiamo le frasi di coloro che, all’epoca, si preoccupavano per l’inquinamento luminoso in un luogo così delicato. Mare di giorno e pace la sera. Ecco, saranno cascati dalla sedia quando hanno letto la manifestazione di interesse pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Portoferraio, i cui contenuti sono stati svelati dal Tirreno.
L’amministrazione cerca un gestore interessato a installare una ruota panoramica da giugno a settembre. È prevista «l’occupazione di circa duecento metri quadrati, resi necessari per il montaggio e lo smontaggio, tenendo conto che la ruota non dovrà superare i trenta metri di altezza». Il luogo indicato è a ridosso del primo accesso alla spiaggia che era destinata agli allievi della scuola della Guardia di Finanza. Le Ghiaie, come Rimini o Riccione. O come Follonica, la località più vicina a noi, dove una ruota panoramica gira a pochi metri dal mare. Apriti cielo.
Legambiente bacchetta
È bastata la pubblicazione dell’atto per creare un caso. C’era da aspettarselo. «Uno sfregio al panorama che vorrebbe valorizzare», ha attaccato Legambiente, lasciando i tatticismi a distanza di sicurezza dallo Scoglietto.
Per il Cigno Verde oltre allo sfregio, l’amministrazione commetterebbe l’errore di perseguire scelte di un turismo di altri tempi. «Quel che più preoccupa – spiegano – è che per il futuro turistico di Portoferraio si pensi a scimmiottare il turismo di massa riminese e che si paragoni Portoferraio, la spiaggia dove approdarono gli argonauti, il mare delle Ghiaie e le Fortezze medicee ai panorami di località che, con tutto il rispetto, in quanto a bellezza con Cosmopoli e l’Elba non possono nemmeno lontanamente competere».
Il caso in consiglio
Ecco, i primi screzi sembrano destinati ad arrivare fino ai banchi del consiglio comunale di Portoferraio. Sì, perché sul caso della ruota panoramica alle Ghiaie va all’attacco anche l’associazione Portoferraio Bene Comune, che sostiene il gruppo consiliare rappresentato dai consiglieri Marcella Merlini e Daniele Palmieri. La posizione dell’associazione è in linea con quella assunta dal Cigno Verde. «Una ruota impattante sul paesaggio, che porta con se luci e suoni, in un posto così panoramico e di valore paesaggistico non è nella nostra idea di città e ci domandiamo quale turista possa esserne attratto, perché, dopo aver attraversato a carissimo prezzo il mare, aver soggiornato in una città spesso mal curata, forse il nostro ospite cerca un bene ben più prezioso, riassumibile nel patrimonio ambientale unico e che non coincide con un divertimento a pagamento adatto a ben altri luoghi ed epoche – spiegano – Non vorremmo anche che il povero turista, dalle somme cime della ruota, possa osservare dall'alto, oltre al panorama, l'area dello Skate Park, della piscina e del capannone in stato di abbandono nell'area ex Finanza. Speriamo almeno che le seggioline siano rivolte nella giusta direzione».
Per l’associazione Bene Comune, se proprio si vuole avere Rimini come modello, «si prenda ad esempio il progetto riminese “Spiaggia Libera Tutti”, arenile accessibile ai disabili fino al mare, gazebo, docce calde, e bagni adattati e personale di assistenza qualificato, il tutto accogliente e dignitoso. È questa la città inclusiva che vogliamo, senza negare il gusto del divertimento che e' possibile in mille altre forme».
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