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Sanità, nuovo fronte a Piombino: dopo l’addio del primario, scontro tra Asl e sindaco

Sanità, nuovo fronte a Piombino: dopo l’addio del primario, scontro tra Asl e sindaco<br type="_moz" />

Il trasferimento del dottor Lioci all’ospedale Versilia riaccende le tensioni: l’Asl rassicura, ma per il sindaco è l’ennesimo segnale di declino per Villamarina

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PIOMBINO. Per l’Asl non c’è alcun allarme acceso sull’ortopedia, né l’intenzione di depotenziare l’ospedale. Per il sindaco Francesco Ferrari, al contrario, l’ospedale di Piombino non attrae più professionisti di valore. Posizioni opposte, nessun punto di incontro. Non certo una novità visti i contrasti spesso aspri tra il primo cittadino di Piombino e l’azienda sanitaria quando si parla di Villamarina.

Quel che è certo è che l’addio alla struttura piombinese del direttore dell’unità operativa di ortopedia, Giuseppe Lioci, che ha vinto un concorso ed è destinato a guidare il reparto dell’ospedale Versilia, ha riacceso i riflettori sul presidio sanitario, a poche settimane dagli allarmi lanciati e delle polemiche che avevano interessato la cardiologia. Un altro pezzo da novanta che lascia Piombino. Lo hanno fatto notare le forze politiche, di diversi schieramenti, lo hanno segnalato al presidente della Regione Eugenio Giani i sindaci di San Vincenzo Paolo Riccucci e di Suvereto Jessica Pasquini con una accorata lettera. Oggi l’Asl getta acqua sul fuoco, spiegando come – di fatto – sia già stata avviata la procedura per colmare il vuoto lasciato da Lioci.

L’azienda rassicura

«Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini per la nomina a primario di ortopedia dell'ospedale Versilia del dottor Lioci, ma crediamo anche che ogni professionista abbia tutto il diritto a partecipare a concorsi pubblici». Così l’Asl Toscana Nord Ovest, con una nota inviata ieri, interviene sulle polemiche seguite all’uscita del primario di ortopedia, professionista apprezzato dai piombinesi per il lavoro svolto a Villamarina dal 2022 ad oggi. «Ovviamente bandiremo subito il concorso per ricoprire il posto vacante e oggi (13 giugno) è stata pubblicata la manifestazione di interesse per l’individuazione di un facente funzioni in attesa della nomina del nuovo primario, in grado di garantire il mantenimento dell'alto livello di prestazioni che negli ultimi anni l'azienda ha sempre assicurato in questo ambito».

L’azienda sanitaria locale intende «rassicurare la cittadinanza che è nostra intenzione – si legge nella nota – potenziare l’ospedale, come dimostrano gli investimenti sulla struttura. I lavori per la realizzazione del nuovo SPDC (Servizio psichiatrico di diagnosi e cura, un investimento di circa 1 milione di euro) stanno proseguendo regolarmente e, una volta terminati gli interventi, l’ospedale potrà contare su nove posti letto. Inoltre è stata indetta la gara per l’adeguamento del pronto soccorso per un importo di 5 milioni e 700 mila euro e, nell’ottobre scorso, è stato inaugurato l’hospice: una risorsa importante per la popolazione delle Valli Etrusche che non dovrà più far riferimento ad altri ospedali. Anche per quanto riguarda la dotazione organica abbiamo sempre messo in atto tutte le possibili procedure per reperire personale sanitario, purtroppo spesso i riscontri non sono stati quelli che ci aspettavamo».

Il sindaco: «Si investa»

«Ennesimo, grave campanello d’allarme». Così il sindaco di Piombino Francesco Ferrari commenta l’addio di Lioci. «Si tratta non soltanto della perdita di un professionista stimato, ma di un ulteriore segnale del progressivo e sistematico depotenziamento della struttura ospedaliera di Piombino. Villamarina, svuotato delle sue professionalità e privato delle condizioni minime per operare in maniera efficace, non è più in grado di attrarre medici, specialisti e personale sanitario qualificato. È evidente che la qualità di un presidio ospedaliero non si misura soltanto sulla carta, ma nella capacità concreta di mantenere attivi e funzionanti i reparti, di garantire servizi stabili e di trattenere chi, con passione e competenza, decide di dedicarsi alla salute pubblica».

Il sindaco parla di prospettive cupe per il presidio e ritiene «gravissimo il rigetto da parte della regione Toscana delle richieste di investimento avanzate da tutti i sindaci del territorio – attacca – è impensabile rendere Piombino attrattivo per medici e infermieri. A tal proposito, torniamo a domandarci e a domandare alla Direzione generale dell’Asl Nord Ovest quali siano i risultati del concorso pubblico per cardiologi di cui ormai, più di un anno fa, l’azienda dette notizia».

«Chi oggi si stupisce delle difficoltà di Villamarina dovrebbe interrogarsi su quanto è stato fatto a livello regionale per sostenere davvero questo presidio – conclude Ferrari – Le lacrime di circostanza non bastano a nascondere le responsabilità di chi ha ignorato per anni i segnali di allarme da più fronti. La verità è che a Piombino non si investe in tecnologia, non si garantiscono organici stabili, non si valorizzano i professionisti. E in queste condizioni, nessun medico sceglierà di venire a lavorare in un ospedale che viene percepito come una sede di passaggio o un luogo da cui fuggire».

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