Il piombinese che guida i colossi dell’industria (mondiali) al rispetto delle norme su sicurezza e ambiente
Ecologo, laureato a Pisa, viaggia dieci mesi su dodici: dal 2014 è titolare di un’azienda in società con la moglie
PIOMBINO. Un piombinese svolge un ruolo di garanzia per colossi dell’industria mondiale, che hanno bisogno delle sue conoscenze per lavorare nel mercato europeo. Vi chiederete: ora arrivano un sanvincenzino e un venturinese? Non è una barzelletta. Non a caso ha una certa disciplina: maestro ed esaminatore nazionale di Aikido, di cui è V Dan Aikikai di Tokyo, con alle spalle centinaia di stage in Europa e in Giappone. Rigore e senso dell’umorismo in lui coesistono.
Ora pensate a marchi celebri nel mondo (che per contratto non può citare), giganti in vari campi quali moda, sport, cibo, audiovisivi e altro: chi li guida nell’individuare le normative da rispettare in tema di sicurezza sul lavoro, ambiente, igiene alimentare e protezione dei dati e verifica le loro sedi in tutta Europa per assicurare il rispetto degli standard? Un team di consulenti ed auditor, guidato dal nostro protagonista, che funge anche da Rspp (Responsabile del servizio di prevenzione e protezione) e preposto alimentare per l’Italia e da ingegnere di sicurezza per la Svizzera.
Consulente di tali grandi marchi, per l’Europa, ha l’ufficio a due passi dal Rivellino: è Michele Mazzi, classe ‘79, ecologo che nella sua città natale, dopo aver vissuto per anni nel pisano, è tornato a risiedere nel 2019. Nella Mazzi & C sas (marchio commerciale Dexma Group, che sta per Deus ex machina) è sua socia Paola Lessi, sua moglie. I due hanno un figlio di 11 anni, Lorenzo. Michele viaggia per 10 mesi su 12 ormai da anni. Su Facebook racconta – con ironia e sensibilità – le bellezze e le tradizioni di molti Paesi europei.
La sua azienda conta 7 dipendenti: oltre a lui e a Paola, che si occupa di coordinamento e formazione finanziata, ci sono l’ucraina Olena Rudchuk, che organizza corsi di formazione; Elisa Vivaldi, che cura i sistemi di gestione e accreditamento degli studi medici; Francesca Pino e Federico Druda, tecnici della prevenzione per l’estero e per l’Italia; Angelique Batolla, sudafricana e madrelingua inglese, che si occupa di auditing per l’estero e di gestione delle relazioni internazionali. «Stiamo bene insieme, ci piace questo lavoro – racconta Michele – Sapere poi che a 26 anni una mia dipendente ha potuto già acquistare casa mi rende felice e dà un senso a tutto».
La storia e la carriera
Prima della laurea troviamo Michele – da sempre preoccupato per l’ambiente e la sua sostenibilità – in muta sul Romito impegnato in esperimenti universitari circa gli effetti interattivi di identità, densità e popolazione degli organismi nella fascia di marea. «A 3 anni – ricorda – volevo diventare il dottore dei pesci». Tuttavia Michele, che si sarebbe laureato con 110 e lode in Biologia all’Università di Pisa nel 2005 con una tesi in Ecologia marina, aveva capito che non era quella la sua strada e si era iscritto al Master in gestione e controllo dell’ambiente presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Dopo la laurea fu assunto da un’azienda di bevande alla spina per grande distribuzione, presso cui aveva sostenuto lo stage post laurea e sulla quale svolse la tesi in Marketing ambientale al Sant’Anna. Durante il Master ottenne il suo primo brevetto di Lead auditor – colui che guida il processo di audit, ossia di verifica della conformità di un sistema di gestione a norme specifiche - con BSI (British Standards Institution) per sistemi di gestione qualità e ambiente (ISO 9001-14001) e poi, nel 2008, divenne Lead auditor BS OHSAS 18001. Quell’azienda, per la quale lavorò due anni, intendeva valorizzare il risparmio ambientale delle bevande alla spina rispetto a quelle confezionate.
«Andai a Bruxelles – dice – alla Commissione europea alla rappresentanza della Regione Toscana per spingere la strada degli appalti verso il green. Non faceva per me». Si licenziò, studiò qualità, ambiente e sicurezza, fece audit per un’azienda in Tanzania e nel 2008 divenne consulente in igiene ambientale, sicurezza sul lavoro e sistemi di gestione per la Confesercenti di Pisa. Nel 2010 pubblicò il suo profilo su Linkedin. «Mi contattò una persona – racconta – che scoprii essere il titolare di un’importante società britannica di consulenza. Per sei mesi mi fece domande sulla sicurezza in un negozio di scarpe e io gli fornii le informazioni che ritenevo opportune; poi mi chiese di diventare Rspp per i negozi e gli uffici italiani di un noto marchio».
Iniziò la grande avventura di Michele, che nel 2014 fondò la Mazzi & C sas. Nel 2019 è tornato a Piombino con Paola e Lorenzo e vicino a babbo Roberto, ex professore e allenatore di basket. «In questo mestiere – dice – si ha a che fare con tanti tipi umani, dai più potenti agli ultimi, decisivi per sapere come funziona un’azienda». Mentre lavora, il suo sguardo si sofferma su persone e cose (come i tombini delle città, di cui colleziona le immagini). Non è il dottore dei pesci come sognava, «ma – ride – ricordarmi a mollo sul Romito non ha prezzo». Mentre il fuoco lo spinge e in aria viaggia, con atteggiamento anfibio tiene un occhio sotto e uno sopra la superficie di questo mondo liquido: così mantiene una sostenibile leggerezza nella sua vita quotidiana. Ora, se volete, facciamo arrivare un sanvincenzino e un venturinese.