Il Tirreno

L'appuntamento

Piombino, lo storico cuore rosso della città si prepara a ricordare Berlinguer

di Cecilia Cecchi
Piombino, lo storico cuore rosso della città si prepara a ricordare Berlinguer<br type="_moz" />

In programma ci sono due appuntamenti al Circolo Arci Cotone

3 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO. Così a ridosso di quel che resta della fabbrica, al Circolo Arci Cotone “Ettore Puccini”, l’incontro di presentazione delle iniziative piombinesi dedicate a Enrico Berlinguer . Si tratta di un vero e proprio cammino verso la mostra “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer” in programma al Mandela Forum di Firenze dal 3 settembre al 5 ottobre.

Momento che ha riunito, al Cotone, promotori, associazioni e cittadini, rilanciando il valore di una memoria politica ancora viva. In città, come in Val di Cornia, il nome di Enrico Berlinguer non è solo una pagina di storia. È un filo rosso che attraversa generazioni, idee che continuano a parlare alle coscienze. Qui, dove la politica era vissuta nelle sezioni gremite, nei circoli di quartiere, nelle fabbriche, Berlinguer resta punto di riferimento. Lo si ricorda quando doveva partecipare a un’assemblea nella sede Pci in via Torino, appuntamento saltato all’ultimo. O quando, durante un confronto a Livorno, fu colpito dalle parole degli operai dell’Acciaieria. Incontri brevi, intensi, che raccontano di una vicinanza reale, mai simbolica.

Si riparte da qui verso la mostra presto a Firenze, organizzata per celebrare il centenario della nascita e i quarant’anni dalla scomparsa del leader comunista. Percorso espositivo multimediale, che ripercorre la biografia politica e personale di Berlinguer restituendone la modernità del pensiero, il rigore etico, la capacità di parlare al futuro. Mostra che ha già riscosso grande successo a Roma, Bologna e Cagliari.

Per Piombino non un evento da guardare da lontano. Il Circolo del Cotone ha messo in calendario due eventi come tappe locali di avvicinamento. Il primo giovedì alle 17, nella sede in via Guido Rossa, con la presentazione del libro “L’Elba di Enrico” di Danilo Alessi. Racconto intimo e politico sui soggiorni estivi di Berlinguer sull’isola, tra natura, famiglia e riflessione. A coordinare sarà Fiorella Gasperini del Comitato promotore della mostra.

Secondo evento il 21 giugno con ospiti di rilievo come Fabio Mussi e lo storico Paolo Favilli. Tema: il rapporto tra Berlinguer e il mondo operaio, con un focus su Piombino, città-fabbrica, cuore pulsante di una militanza che ha lasciato tracce profonde. «Queste due iniziative – dice Gasperini – parlano a chi ha vissuto quella stagione, ma anche a chi oggi, pur non conoscendola, vuole approfondire». E gli organizzatori – Roberto Niccolini, presidente del circolo, Antonio Giovannelli, Ado Grilli e Alessandro Bezzini per l’Arci, Alessandro Rossi del Comitato promotore e Eraldo Ridi per Samarcanda – hanno lanciato un appello: chi possiede scatti , documenti o ricordi legati a Berlinguer o alla vita politica locale è invitato a scrivere a arcicotone46@gmail.com. Ogni frammento può contribuire a costruire la memoria collettiva di un territorio che ancora oggi si interroga su sé stesso.

Non solo. Il gruppo promotore intende coinvolgere attivamente cittadini nella mostra di Firenze: volontari da Piombino potranno offrire supporto nei servizi di accoglienza e vigilanza. Modo concreto per dire: ci siamo.

«Berlinguer non è solo un ricordo affettuoso – spiega Ridi – è un pensiero che parla ancora di ambiente, di lavoro, di pace, di giustizia. Temi di oggi, che rendono questa mostra occasione di riflessione collettiva». A Firenze ci sarà spazio pure per le voci dei territori. Piombino porterà la sua, forte e chiara, fatta di memoria, lotta, identità e futuro.


 

Primo piano
Meteo

Maltempo in Toscana, nuova allerta per temporali e rischio frane: le previsioni aggiornate

Sani e Belli