L’Istituto di Biologia Marina dovrà lasciare Palazzo Appiani, al suo posto nuovi uffici comunali
La decisione del Comune segna un passaggio storico: l’istituto è da anni punto di riferimento per studenti e ricercatori. Per il sindaco un trasloco inevitabile: “Locali non idonei per dipendenti e utenti”
Piombino. L’Istituto di Biologia ed Ecologia Marina dovrà traslocare e lasciare per sempre i locali di Palazzo Appiani, il palazzo storico in piazza Bovio. E quanto fa sapere l’amministrazione comunale di Piombino con una nota diffusa nella mattinata di lunedì 3. Una notizia importante, che di fatto segna un passaggio storico per l’istituto guidato dal professor Roberto Bedini, da anni punto di riferimento per studenti e ricercatori specializzati nell’ambiente marino.
A maggio scadrà la concessione dei locali di proprietà del Comune. L’amministrazione ha deciso di non rinnovare la concessione e destinare quegli spazi a nuovi uffici comunali.
“Oggi parte degli uffici del Comune - spiega il sindaco Francesco Ferrari - sono collocati in locali non idonei sia per i dipendenti che ci lavorano che per gli utenti che li frequentano. Per questo, abbiamo deciso di recuperare la disponibilità degli spazi di Palazzo Appiani, certamente più adeguati e raggiungibili, per destinarli a questo diverso utilizzo. Le caratteristiche di Palazzo Appiani consentono una migliore gestione anche in un’ottica di abbattimento delle barriere architettoniche. Inoltre, si tratta di uno stabile di pregio, tra i più rilevanti a livello storico, e con questo nuovo utilizzo potrà essere maggiormente frequentato. L’Istituto, se ci sarà la volontà, potrà trovare una nuova sede adeguata alle proprie attività e, avendo fatto tanto per la città, il Comune sarà a disposizione per supportare l’Istituto in questa transizione. Si tratta di una riorganizzazione che va nella direzione della migliore gestione del patrimonio pubblico, dell’accessibilità degli uffici e del miglioramento degli spazi a disposizione dei lavoratori”.
L’istituto al momento non rilascia dichiarazioni in attesa di valutare le motivazioni della decisione e i contenuti del provvedimento.