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La tartaruga marina spaventata dai turisti: non fa il nido e scappa dalla spiaggia

La tartaruga marina spaventata dai turisti: non fa il nido e scappa dalla spiaggia

Tentativo fallito a Morcone, Legambiente: «Tutto sbagliato, ecco il perché»

25 agosto 2024
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CAPOLIVERI. Intorno alle 20,30 circa del 23 agosto una tartaruga ha fatto la sua comparsa davanti alla spiaggia di Morcone, nel comune di Capoliveri, esattamente nel tratto dove tre anni fa nidificò un’altra Caretta Caretta, ma è stata disturbata da turisti che si sono buttati in mare con la maschera per vederla sott’acqua e che l’hanno fatta scappare. «Il controllo delle tracce fatto stamattina dai volontari di Legambiente Arcipelago Toscano lungo tutto la spiaggia di Morcone – spiegano dal Cigno Verde – non ha dato nessun risultato». Il Cigno Verde pertanto invita tutti gli operatori balneari e turistici e gli ospiti di Morcone a segnalare immediatamente la presenza di tracce di nidificazione o di una tartaruga marina in mare o sulla spiaggia al 1530 della Capitaneria di Porto e poi a Legambiente Arcipelago Toscano (Isa 3407113722 - :Tartarughe@legambientearcipelagotocano.com)

ll precedente e gli errori

Nell’ottobre del 2021 nel nido della tartaruga marina di Morcone i ricercatori dell’Arpat e delle università di Siena e Pisa trovarono 85 uova, 72 delle quali schiuse, con un successo riproduttivo altissimo. Un miracolo che poteva ripetersi il 23 agosto e che non è stato possibile – speriamo temporaneamente – per dei comportamenti sconsiderati, egoistici e pericolosi.

Isa Tonso, responsabile del progetto tartarughe marine di Legambiente e Parco e referente locale per il Life TurtleNest che coinvolge regioni, istituzioni scientifiche e università di Italia, Francia e Catalogna, sottolinea che «a Morcone purtroppo è stato fatto tutto quel che non bisogna fare quando si avvista una tartaruga marina vicino o su una spiaggia. Mamma tartaruga è stata disturbata proprio in uno dei momenti più delicati, mentre cercava di raggiungere una spiaggia per nidificare, e questo, tra l’altro, è anche un reato, visto che si tratta di animali protetti dalla legge italiana e dal Direttive europee».

La traccia della tartaruga marina sulla spiaggia corrisponde a circa 60-70 centimetri da pinnata a pinnata ed è facilmente riconoscibile per il caratteristico percorso a “U”. La tartaruga, infatti, non torna mai sui propri passi. Generalmente esce di notte dal mare per deporre le uova, quindi è probabile trovare tracce del suo passaggio alla mattina presto.

Le regole da seguire

Come bisogna comportarsi in caso di avvistamento di una tartaruga in mare e sulla spiaggia lo spiega TurtleNest. In caso di avvistamento occorre avvertire le autorità competenti (Capitaneria di Porto (1530) e Legambiente Arcipelago Toscano (340 7113722). Non solo. Occorre mantenere le distanze, dal momento che le tartarughe marine sono creature selvatiche e sensibili e la presenza umana può causare stress e disturbo. Terza regola: evitare luci e flash. Le tartarughe sono sensibili alla luce, specialmente di notte. Quarta regola: stare lontani dalle uova. Evitare qualsiasi interferenza con le uova e il nido. «Anche in caso di ritrovamento di tartarughine marine sulla spiaggia bisogna avvertire Capitaneria di Porto e Legambiente, non toccare assolutamente i piccoli, non “aiutarli” a raggiungere il mare prendendoli in mano, le tartarughine hanno bisogno dell’imprinting della spiaggia per poterla ritrovare quando da adulte torneranno per nidificare. «Se la schiusa avviene di notte non bisogna assolutamente utilizzare il flash per fotografare le tartarughine e occorre spegnere tutte le luci perché possano raggiungere il mare senza essere attratte da luci artificiali – aggiungono da Legambiente – Se la schiusa avviene di giorno le tartarughine possono essere fotografate mantenendosi a debita distanza, non entrando mai nel “corridoio di lancio” e seguendo le istruzioni dei volontari di Legambiente Arcipelago Toscano».  

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