Il Tirreno

Il caso

Elba, Toremar, rischio sciopero in piena stagione turistica: i motivi e la data del possibile stop

di Luca Centini

	Un traghetto Toremar
Un traghetto Toremar

Escalation dello stato d’agitazione: atteso un vertice nelle prossime ore di fronte al prefetto

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PORTOFERRAIO. Uno sciopero generale dei marittimi Toremar nel pieno della stagione turistica. Traghetti fermi in banchina proprio nei giorni in cui i turisti si muovono in maniera massiccia da e per l’isola d’Elba. È lo scenario che si potrebbe concretizzare domenica 21 luglio, qualora le parti sociali e l’azienda non dovessero trovare un accordo prima di quella data. Ad aver innescato la mobilitazione dei sindacati, in campo a difesa dei marittimi di Toremar, c’è la questione del nuovo affidamento del servizio di cabotaggio marittimo per le isole dell’Arcipelago.

Il tema

Da tempo a creare la preoccupazione tra gli addetti ai lavori e i marittimi operativi nel canale di Piombino e nelle isole dell’Arcipelago c’è l’ipotesi di un affidamento della tratta Piombino - Portoferraio senza sovvenzione (con il mero rispetto degli obblighi di servizio “orizzontali”) e di una divisione del servizio in più bandi. Una opzione contro cui la compagnia Toremar ha preso ufficialmente posizione, arrivando ad annunciare la decisione di non voler partecipare al nuovo bando di gara per l’Arcipelago toscano (con riferimento alle linee minori). A questo si è aggiunta nei giorni scorsi la notizia della messa in vendita di una parte cospicua della flotta (Rio Marina Bella, Giovanni Bellini, Schiopparello Jet e Liburna). La grande preoccupazione sul futuro dei circa 260 dipendenti dell’ex compagnia pubblica ha convinto i sindacati a dichiarare lo stato di agitazione.

Lo spettro dello sciopero

La vertenza ha avuto un’evoluzione in questi giorni. Le procedure di raffreddamento avviate con il coinvolgimento della Prefettura di Livorno si sono concretizzate con un incontro che si è tenuto lo scorso 8 di luglio. Oggi – 10 luglio – le parti si incontreranno di nuovo di fronte al prefetto. Ma la distensione pare lontana e l’ipotesi dello sciopero – domenica 21 luglio – è molto concreta. In caso di sciopero sarebbe comunque garantito il servizio pubblico, come previsto dalla legge, ma ovviamente i disagi sarebbero importanti, visto che siamo nel pieno della stagione turistica e i traghetti della Toremar viaggiano a pieno servizio.

La polemica politica

Mentre la mobilitazione dei lavoratori sale di livello, lo scontro politico non si arresta. Con la Regione nel mirino. «La stagione estiva 2024 rischia di passare alla storia per lo stop ai collegamenti con le isole dell’arcipelago toscano a causa dello stato di agitazione indetto dai lavoratori della Toremar – spiega Marco Landi, consigliere regionale della Lega e portavoce dell’opposizione in consiglio regionale – e che potrebbe portare in una decina di giorni allo sciopero. Uno sciopero che ha motivazioni ben comprensibili: la decisione scellerata della Regione Toscana di procedere con il bando di gara spacchettando le tratte e non finanziando la Piombino-Portoferraio. Qualcuno se ne dovrà assumere le responsabilità. La Giunta regionale e l’assessore Baccelli hanno pensato bene di dare un colpo pesantissimo ai lavoratori e ai collegamenti con l’Elba e le altre isole».

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