Il Tirreno

La tragedia

Muore nello scontro frontale 48enne elbano. Allertata dai colleghi che lo aspettavano, la moglie ha scoperto l'incidente cercandolo

di Stefano Taglione
Muore nello scontro frontale 48enne elbano. Allertata dai colleghi che lo aspettavano, la moglie ha scoperto l'incidente cercandolo

L'incidente ad Albuzzano, in Lombardia. Giovanni Nisacchi, di Marina di Campo, lascia anche due figli

30 gennaio 2024
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CAMPO NELL’ELBA. È morto sulla strada che faceva tutti i giorni, mentre stava andando al lavoro. L’Elba è sotto choc per la scomparsa di Giovanni Nisacchi, geometra di 48 anni cresciuto a Marina di Campo che da un ventennio si era trasferito nel Nord Italia, in Lombardia, ad Albuzzano. È in provincia di Pavia, dove abitava, che attorno alle 6,30 di martedì 30 gennaio sulla tangenziale est della città ha perso la vita. Uno scontro frontale con un’altra auto, una Passat, purtroppo non gli ha dato scampo: Giovanni, responsabile dei cantieri edili per una ditta di costruzioni del vicino comune di Sannazzaro de' Burgondi, lascia la moglie Federica e due figli di 14 e 10 anni. Un dramma per i tanti amici che ha sull’isola.

E soprattutto per i familiari, per il fratello Fabrizio che ieri si è immediatamente messo in viaggio con sua moglie per la Lombardia. Al momento, la salma di Nisacchi, rimane sotto sequestro: la procura potrebbe disporre l’autopsia per chiarire con esattezza le cause della morte. Il geometra è deceduto sul colpo e i soccorsi, purtroppo, sono risultati vani.

La ricostruzione

L’impatto – come riportato dall’edizione online locale de “Il Giorno” – è stato molto violento, un frontale fra due auto, una Fiat Punto (quella guidata dalla vittima) e una Volkswagen Passat con al volante una sessantenne pavese grave in ospedale. La strada, anche se è chiamata tangenziale, è una statale a due corsie con doppio senso di marcia, non separate da guardrail centrale, con tanto di rotatorie. Il punto dello scontro – all'altezza dello svincolo in ingresso da via Lardirago-Cà della Terra, in direzione Vigentina – si trova in una semicurva, con una delle due auto che deve aver invaso la corsia opposta, schiantandosi frontalmente con l’altra. La dinamica è ancora al vaglio della polizia stradale di Pavia, intervenuta sul posto insieme alle ambulanze e ai vigili del fuoco, che sta procedendo nelle indagini. In quel momento, come spesso accade in quelle zone, c’era molta nebbia. L'ipotesi al vaglio del magistrato – sempre secondo la ricostruzione del quotidiano lombardo – è che possa essere stata la station wagon guidata dalla sessantenne a invadere la corsia di Nisacchi.

La donna procedeva in direzione Bivio Vela e avrebbe sbandato sulla sinistra, centrando in pieno l’utilitaria: il geometra elbano non avrebbe potuto far nulla, purtroppo, per evitare l’impatto e salvarsi. Si sarebbe, in pratica, ritrovato la Passat davanti senza avere la possibilità nemmeno di sterzare, finendo fuori dalla carreggiata. E morendo sul colpo.

Elba sotto choc

L’Elba è sotto choc. La moglie di Giovanni, ieri mattina, ha di fatto ricevuto la notizia dopo la chiamata da parte dei colleghi di lavoro, che lo attendevano in ufficio. Si chiedevano del perché non fosse ancora arrivato e la consorte, percorrendo la strada dato che era uscito di casa già da parecchio tempo, ha scoperto da sola la tragedia, trovandosi di fronte la scena dell’incidente. Nisacchi era cresciuto insieme al fratello Fabrizio e ai tanti cugini a Marina di Campo ed era di casa anche nella frazione di San Piero. Una persona amata e benvoluta da tutti. Buona. Così tutti lo ricordano sull’isola, dove tornava spesso appena poteva, avendo una casa in centro. Ogni volta, chi lo conosceva, non vedeva l’ora di riabbracciarlo.

«Come un fratello»

Fra i primi a sapere della scomparsa del quarantottenne il cugino Paolo Bontempelli, di San Piero. «Per me Giovanni era come un fratello minore – racconta – siamo cresciuti insieme a Marina di Campo, era una persona buona, bravissima, gli volevo veramente tanto bene e per l’ultima volta l’ho visto la scorsa estate, quando è venuto. Una notizia che ha rappresentato un fulmine a ciel sereno, sono sotto choc e devo ancora realizzare cosa è accaduto».

«Notizie che non vorresti mai ricevere, che dispiacere», scrive l’ex consigliere comunale Daniele Vai. In molti, sulla pagina Facebook di Nisacchi, hanno espresso le proprie condoglianze. Una moltitudine di messaggi che testimonia quanto Giovanni fosse amato sull’isola che aveva lasciato da circa 20 anni ma sulla quale tornava non appena aveva qualche giorno di ferie insieme alla sua famiglia. «Ci siamo voluti tanto bene, siamo stati legati tanto da piccoli fino a che sei andato via – scrive l’amico Simone Retico – sei stato un ragazzo con un cuore grande. Giovanni non riesco a crederci. Riposa in pace amico mio».

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