Sanità

Lo sfogo di un padre: «Non mi danno una sedia per il bagno, porto mio figlio disabile in braccio»

Lo sfogo di un padre: «Non mi danno una sedia per il bagno, porto mio figlio disabile in braccio»

Portoferraio, la protesta di un padre “caregiver”. L’Asl: «Consegnato quanto prescritto»

19 settembre 2023
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PORTOFERRAIO. Ha atteso per più di due mesi una sedia basculante specifica per le necessità del figlio di 24 anni con una grave disabilità. Ma quando l’ausilio sanitario è stato finalmente recapitato al padre “caregiver”la sedia risultava danneggiata in alcuni punti e comunque di una taglia superiore rispetto a quella richiesta. Per questo motivo il padre residente a Portoferraio ha deciso di scrivere al ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, al presidente della Regione Eugenio Giani, oltre che agli assessori alla salute Simone Bezzini e alle politiche sociali Serena Spinelli, e alla direzione dell’Asl Toscana Nord Ovest, stanco di do di «queste storture burocratiche» che rendono difficile il percorso assistenziale per il figlio. L’Asl, interpellata sul fatto, chiarisce tuttavia come la sedia in questione fosse nuova e che la misura della seduta wc fosse unica.

La lettera

«Sono un padre "caregiver" di un ragazzo che ha avuto la sfortuna di conoscere la disabilità nella sua forma più grave sin dai primi mesi di vita, ciò a causa di un errore medico, di cui è stato già riconosciuto vittima di malasanità – inizia la lettera del padre – il 4 luglio scorso, previa visita specialistica, a mio figlio sono stati prescritti ausili tra cui una sedia "comoda" (uso interno bagno/doccia), e dopo una lunga attesa ci viene consegnato l'ausilio in data 13 settembre. Sin da subito ho notato che la sedia aveva evidenti danni, probabilmente era usata, oppure era stata trasportata in un furgone senza imballo quindi in modo inadeguato, e inoltre, era inutilizzabile perché troppo grande per mio figlio, di fisico gracile (40 chilogrammi). Quindi nella stessa mattinata mi sono recato presso l'ufficio ausili dell'ospedale illustrando le motivazione e riconsegnando l'ausilio. Mi hanno rassicurato: entro qualche giorno mi avrebbero ricontattato per aggiornamenti. Infatti, il giorno dopo, mi telefonano per comunicarmi che la sedia bagno a misura per mio figlio esiste in commercio ma non può essere fornita a carico dell'azienda sanitaria in quanto non possono acquistarla. La cosa è alquanto assurda. Mi rivolgo alle autorità affinché si ponga rimedio ad una situazione che si trascina ormai da mesi, e tra mille telefonale e raccomandazioni varie siamo punto ed a capo, non si riesce ad oggi ad avere un diritto sacrosanto per mio figlio e per me che a 55 anni lo devo portare al bagno in braccio».

La posizione dell’Asl

Contatta dal Tirreno l’azienda sanitaria conferma la consegna della sedia del 13 settembre scorso da parte della ditta LGR e come, nella stessa data, il padre abbia riportato l’ausilio in ospedale. L’azienda, tuttavia, conferma come la sedia fosse nuova e che la «larghezza fosse corrisponda a quella riportata nella prescrizione». L’azienda sostiene di aver contattato il fornitore di sedie wc basculanti e si aver ricevuto la conferma sul fatto che la misura della seduta fosse unica. Sono state contattate inoltre diverse sanitarie per sapere se fossero presenti sul mercato soluzioni alternative, che avrebbero svolto la stessa funzione di quella necessaria: «ma il riscontro è stato negativo».

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