La Costa Est attrae 900mila turisti: «Accoglienza, servizi e vigilanza»
Intervista a Lotti, presidente del Consorzio e di Assoturismo Confesercenti
PIOMBINO. «I Borgia hanno scelto Piombino, non Follonica; gli Etruschi non hanno scelto San Vincenzo, ma la Val di Cornia». Così elogia la costa piombinese Fabrizio Lotti, vicepresidente nazionale della Federazione italiana imprese balneari (Fiba), presidente Assoturismo Confesercenti Toscana, e presidente del Consorzio balneare della Costa Est, di cui fa parte Confesercenti Piombino, che è fisicamente anche la sede del consorzio.
Chi ha fondato il Consorzio?
«Il Consorzio è nato nel 2008. I primi due villaggi che vi aderirono furono il Pappasole e l’Orizzonte, si associarono fin da subito gli stabilimenti balneari che hanno il contratto con i parchi della Val di Cornia: la Capannina, il Bagno Elia, il Bagnoskiuma, lo stabilimento Curacao, il Calipso e l’Onda Blu. Più tardi è entrato anche il villaggio Mare Verde».
Con quale missione è nato?
«Essendoci la domanda dell’amministrazione comunale piombinese per la Bandiera blu, c’era bisogno di un piano collettivo di salvamento per la costa. Quindici anni fa abbiamo iniziato quindi con una protezione di salvamento a mare abbastanza limitata».
Cosa ha prodotto dal 2008?
«Grazie ai contributi pubblici e alla supervisione del Comune e della Guardia costiera. Abbiamo iniziato mettendo sulle spiagge ventiquattro torrette all’avanguardia, con i defibrillatori. Oggi le torrette sono trentotto, su tutti gli otto chilometri di costa, sei pubblici e due privati. Siamo arrivati fino a Baratti».
Quali sono le attività?
«Oltre a garantire il piano collettivo di salvamento, il consorzio dà un grande contributo a livello organizzativo ed economico per la gestione della costa. E sosteniamo varie attività del comune, sia sotto l’aspetto dell’offerta turistica e che di quella culturale».
Un esempio concreto?
«Quest’anno abbiamo attivato un’agenzia che fa accoglienza a tutti i turisti che arrivano sulla costa, dando indicazioni su stabilimenti e parcheggi, e vigilando sui parcheggi stessi».
Dal punto di vista culturale che eventi promuovete?
«Alla Capannina si promuove l’iniziativa “Capanna”: è un laboratorio di sensibilizzazione ambientale per bambini in collaborazione con il Wwf e con la Guardia costiera. Promuoviamo anche lo sport».
In che modo?
«Al Bagnoskiuma si fa scuola di vela e di sup con un campione, Federico Esposito, già campione del mondo, è stato infatti allenatore della nazionale spagnola di Windsurf alle ultime due Olimpiadi».
In questi anni è incrementato il turismo sulla vostra costa?
«Siamo passati da un numero di 250-300mila turisti dei primi anni Duemila a quasi un milione di questi anni. L’anno scorso abbiamo toccato quota 900mila turisti, stando ai dati della Regione».
Arrivano anche turisti stranieri?
«Rispetto ad altri posti da noi la percentuale è minore, ma i numeri stanno migliorando. Il consorzio è stato un grande trampolino per l’incremento del turismo in questa zona. Prima in questa zona c’erano le fabbriche, ora invece facciamo più attenzione all’ambiente».
La vostra forza?
«A differenza di altri posti costieri della toscana, essendo vergini, non abbiamo tanto cemento, ma abbiamo parchi bonificati che offrono il turismo ambientale di qualità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA