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Jsw, contestato il voto dei lavoratori la segreteria Fiom vuole annullarlo

Jsw, contestato il voto dei lavoratori la segreteria Fiom vuole annullarlo

Braccini: «A chi ha votato non è stato fatto firmare l’apposito elenco»

31 maggio 2023
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PIOMBINO. A mettere le mani avanti è il segretario Fiom Livorno Paolo Braccini. A una settimana contesta il voto per il rinnovo della Rsu nello stabilimento Jsw. E, passo inedito per chi ha la memoria della vita sindacale della fabbrica, chiede l’annullamento delle elezioni. «A seguito dei riscontri effettuati, abbiamo fatto formale ricorso alla Commissione elettorale avverso le decisioni assunte riguardo le elezioni alle acciaierie Jsw Steel – afferma il segretario provinciale Fiom –. Ci risulta che i lavoratori che sono andati a votare non abbiano firmato l’apposito elenco messo a disposizione dalla direzione aziendale, così come previsto dalle norme che regolano la materia. Non vi sono quindi riscontri formali rispetto a chi si è recato alle urne, poiché mancano le firme degli elettori».

Nella settimana di finestra elettorale, che si è conclusa con lo spoglio il 24 maggio, sono stati 1.067 i lavoratori che si sono recati alle urne allestite in fabbrica, su un numero complessivo d 1. 394 aventi diritto. La mancata firma ai seggi dell’elenco messo a disposizione dalla direzione aziendale «è da ritenersi grave in quanto i lavoratori Jsw sono in gran parte in cassa integrazione da anni – sottolinea Braccini –, e quindi più che mai era necessario un riscontro oggettivo di ognuno. La commissione aveva il dovere di far firmare l’elettore che ha votato quale prova dell’avvenuta votazione. In mancanza di tale riscontro, così come è avvenuto, le elezioni sono da ritenersi nulle a tutti gli effetti».

Una riflessione a freddo quella della segreteria Fiom, alle prese con l’analisi del marcato arretramento nei consensi. Dalle urne è infatti uscito un risultato per certi versi storico. Il sindacato Fim Cisl è il più rappresentato all’interno dei vari reparti dello stabilimento. Esprime sei delegati della Rsu, a fronte di cinque delegati della Uilm e solo tre della Fiom, in crollo verticale rispetto alle elezioni della Rsu del 2020 quando riuscì a portare a casa sette delegati. Un delegato va al sindacato Usb, votato da 51 lavoratori. La contestazione formale della Fiom passa ora al vaglio della Commissione elettorale.

«Se non si arriverà a ripetere le votazioni – conclude il segretario Braccini – siamo pronti a procedere con ulteriori ricorsi fino ai più alti livelli di istanza».

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