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La nave Golar Tundra ha attraccato: è arrivato il rigassificatore di Piombino

La nave Golar Tundra ha attraccato: è arrivato il rigassificatore di Piombino

La nave ha atteso che tutto il traffico dei traghetti fosse uscito dal porto per procedere alle manovre. Il governatore Giani: « L’Italia ringrazi Piombino per la questione del gas. Le compensazioni? Non penso che il nuovo Governo voglia ritrattare quanto già deciso». Mattinata di proteste in città contro l’arrivo dell’imbarcazione

19 marzo 2023
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La nave Golar Tundra è finalmente entrata nel porto di Piombino. La nave ha attraversato oggi il mar Tirreno scortata dalle navi della Marina Militare ed è arrivata in rada intorno alle 18.30. Ha atteso fino alle 22.20, quando tutto il traffico dei traghetti è defluito dal porto, e ha cominciato la propria entrata nel porto di Piombino accompagnata da quattro rimorchiatori. La nave si è diretta verso la Banchina Est della Darsena Nord dove ha intrapreso le manovre di attracco. La nave è stata girata e poi allineata alla banchina. Le operazioni si sono svolte nel rispetto degli orari e senza intoppi. A seguito dell’attracco partiranno le operazioni di preparazione della nave per la rigassificazione. Secondo le previsioni di Snam, le operazioni commerciali partiranno dalla metà del mese di maggio. Il terminal gas avrà una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi annui di gas che copriranno il 6,5 % del fabbisogno nazionale per i dodici mesi. La nave dovrà infatti trasformare il gas dallo stato liquido a quello gassoso. Resterà nella sua posizione per tre anni, come da autorizzazione. E poi si sposterà in alto mare.

LA POSIZIONE IN TEMPO REALE

  • Gli aggiornamenti della giornata

    Ore 23.50. Le operazioni di attracco sono terminate. La nave è in porto ed è attraccata alla Banchina Est della Darsena Nord

    Ore 23.29: La nave si sta allineando alla banchina est della Darsena Nord dove resterà per tre anni

    Ore 23.10: Sono iniziate le manovre di attracco in banchina. La nave viene girata. 

    Ore 23: La nave si è affacciata sul porto. Dovrà attraversare lo specchio acqueo del porto alla velocità di circa 3 nodi. A quel punto la nave potrà attraccare. Le operazioni dureranno all’incirca un’ora

    Ore 22.45: Iniziata la manovra di attracco alla banchina Est della Darsena Nord

    Ore 22.20: L’ultimo traghetto lascia il porto di Piombino. Entro trenta minuti la nave rigassificatrice Golar Tundra potrà iniziare le manovre per l’attracco in porto. Nel frattempo il personale del porto di Piombino è salito a bordo per prendere il comando della nave e condurla all’ormeggio alla banchina.Ci saranno quattro rimorchiatori

    Ore 21: È arrivata la comunicazione che esattamente alle 22,20 partirà l’ultimo traghetto dal porto Piombino. Si dovrà attendere 30 minuti dalla partenza e solo in quel momento ka Golar Tundra potrà cominciare le manovre per l’ingresso in banchina.

    Ore 20.05: Il presidente Giani ai giornalisti presenti al porto di Piombino: «L’Italia deve dire grazie a Piombino. Dobbiamo renderci indipendenti dalla Russia per il gas, quindi questa opera si rivela importante. Cinque miliardi di metri cubi di gas significano di raggiungere un bel livello di autosufficienza».
     

    Ore 19.55: Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, parlerà con i giornalisti al porto di Piombino. L’attracco della nave rigassificatrice è prevista non prima le 22.45.

    Ore 19.20: La nave Golar Tundra è entrata in rada: significa che è in prossimità del porto e nell’arco di alcune ore potrà entrare in porto nella sede dove rimarrà per almeno tre anni. Si attende che il traffico dei traghetti si esaurisca per eseguire le manovre.
    Ore 18.30: Secondo le indicazioni della Capitaneria di porto, le manovre di ingresso della Fsru nel porto dovranno essere effettuate unicamente in orario notturno e potranno avere inizio solo almeno 30 minuti dopo la partenza dell'ultima nave traghetto serale e almeno 120 minuti prima (due ore) della prima partenza mattutina di una nave traghetto. Nessun mezzo nautico può avvicinarsi a meno di 300 metri dalla nave. Due piloti del porto saliranno a bordo per coordinare le operazioni di ingresso durante le quali verranno impiegati almeno quattro rimorchiatori.

IL RACCONTO DELLA GIORNATA


PIOMBINO. Domenica 19 marzo è il giorno della Golar Tundra, la nave rigassificatrice prende “casa” a Piombino per tre anni. Proprio qui infatti comincerà il proprio lavoro di stoccaggio e lavorazione del gas liquido. Il rigassificatore è infatti una struttura che permette di trasformare il gas liquido, meno spazioso e più facile da trasportare, in stato gassoso. L’attracco in porto in tarda serata, la nave per entrare ha bisogno di spazio e deve attendere che tutti i tragetti siano usciti dal porto. La nave rigassificatrice dovrebbe arrivare nel porto di Piombino intorno alle 23. Durante la giornata di domenica, la rigassificatrice ha risalito il mar Tirreno, passando accando a Sardegna e Corsica, scortata dalla Marina Militare. La prefettura di Livorno ha coordinato una serie di servizi delle forze dell’ordine per cui pattuglie di polizia e carabinieri stanno effettuando vigilanza.

«Voglio essere lì per rendermi conto come si cala all'interno della struttura del porto dove sono stati fatti i lavori ed è tutto pronto», dice il governatore Eugenio Giani. Nel corso della mattina si è svolta una manifestazione di protesta, la 67esima manifestazione contro l’impianto. Alcuni cittadini piombinesi sono contrari all’arrivo della nave e al suo successivo lavoro perché per l’installazione sono stati derogati alcuni controlli di impatto ambientale. 

Centrale diventa, nel caso del rapporto tra il rigassificatore e la cittadinanza di Piombino, il tema delle compensazioni economiche per il territorio. Sul tema Giani ha ribadito anche nel corso della giornata: «Le avevo concordate con il Governo precedente (Governo Draghi, ndr), con il nuovo governo ancora non sono stato chiamato a ragionarne. Però penso che come il nuovo governo è stato in continuità con il precedente nel volere la nave, perché è necessario per la nostra autosufficienza energetica, sarà coerente con il precedente Governo anche nell'accettare le compensazioni che io ho messo in modo molto chiaro nell'autorizzazione alla nave. Non ho motivi di ritenere che dopo l'arrivo della nave il governo rinunci alle compensazioni: sono ottimista sul fatto che ci saranno».

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