Pd a Piombino, Schlein e i nuovi equilibri nella federazione “bonacciniana”
I big locali del partito Dem si erano schierati col presidente dell’Emilia Romagna
PIOMBINO. Le urne sono ancora calde, ma nelle stanze del Partito democratico è già tempo delle prime analisi. Il ciclone Elly Schlein ha sconvolto gli equilibri nazionali dei partito Dem. L’eurodeputata ha battuto a sorpresa (fino a un certo punto, visto il testa a testa che già si era palesato con le votazioni nei circoli) il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Con Schlein cambia il baricentro del Pd anche in Toscana, con l’elezione del nuovo segretario regionale Emiliano Fossi che gli elettori hanno preferito alla bonacciniana Valentina Mercanti (che nei seggi allestiti in Val di Cornia e all’Elba ha preso molti voti in più rispetto al candidato nazionale e ha superato di una manciata di consensi lo stesso Fossi). E a livello locale? L’esito delle primarie – dicono sia i vincitori sia i vinti – non comporterà scossoni o rivoluzioni immediate. Ma è chiaro che la nuova linea della Schlein comporterà necessariamente dei cambiamenti. Un messaggio chiaro che gli elettori hanno fatto arrivare e che non può essere ignorato all’interno di una Federazione Val di Cornia isola d’Elba schierata quasi al completo con Bonaccini, a partire dal segretario di Federazione Simone De Rosas fino alla responsabile della commissione elettorale per le primarie, Valeria Giuntoli. Chi, invece, si gode il successo della Schlein è la sindaca di Campiglia Alberta Ticciati e gran parte della sua giunta, schierata fin dalla prima ora con Schlein, e l’ex segretario della disciolta Unione comunale del Pd Andrea Baldassarri, anche lui molto attivo nella campagna a favore della nuova segretaria del Pd.
I risultati
Schlein ha ottenuto nei seggi allestiti nei comuni della Val di Cornia e dell’Isola d’Elba 1.296 voti (55,65%), superando Bonaccini che si è fermato a 1.011 consensi (44,34%). A Venturina è arrivato il risultato più netto per la nuova segretaria nazionale (218 Schlein, 116 Bonaccini). Ma a sorprendere è stato l’esito delle primarie aperte a Piombino, dove nonostante avessero dichiarato il sostegno per Bonaccini alcuni dei big del partito (tra cui il consigliere regionale Gianni Anselmi) l’ha spuntata la candidata donna (549 a 448). «Gli equilibri del partito a livello locale non cambiano anche perché le altre cariche vengono scelte in base al voto degli iscritti – spiega il segretario della Federazione Simone De Rosas – credo che sia importante che chi ha votato per il cambiamento indicando Elly Schlein, iscritto o non iscritto al partito, venga a darci una mano. Hanno segnato una svolta nel partito ed è giusto che siano parte di questa svolta anche nel lavoro quotidiano che dobbiamo fare». «Credo che i programmi di Schlein e Bonaccini fossero in larga parte sovrapponibili – aggiunge – metto in evidenza due elementi. Il primo è che sia stata eletta una donna, dopo lo smacco per aver visto la prima presidente del consiglio donna di destra. Il secondo aspetto da non sottovalutare è la voglia di cambiamento espressa dagli elettori. Ora tutti con Elly Schlein. Contro la destra. Discutendo anche aspramente nel partito quando ce ne sarà bisogno. Nel partito non sto in maggioranza o in minoranza come in consiglio comunale. Sto e starò in maggioranza quando sarò d’accordo e in minoranza quando avrò idee e proposte diverse da quelle della segretaria. Come ho sempre fatto».
L’aspetto del cambiamento è quello che viene messo in evidenza anche da coloro che hanno sostenuto fin dal primo momento Elly Schlein. Iacopo Bernardini, vicesindaco di Campiglia, è il presidente del comitato della Val di Cornia: «Già il voto nei circoli aveva fatto vedere, soprattutto nelle grandi città dove sono presenti più giovani, che il successo poteva arrivare – racconta – le primarie aperte hanno sancito questa voglia di dare una cesura netta rispetto alla linea del partito. Il messaggio è chiaro: il Pd deve recuperare la sua funzione sociale storica, lavorando alla trasformazione della società e contribuendo a ridurre le diseguaglianze sociali che purtroppo stanno aumentando nel nostro Paese». Soddisfatto per il risultato anche l’ex segretario dell’Unione comunale del Pd di Piombino, Andrea Baldassarri: «A livello locale ci sono esponenti che hanno lavorato sia per Schlein sia per Bonaccini – commenta – il voto non cambierà gli equilibri locali, ma è certo che gli elettori hanno espresso il desiderio di scelte più nette e di una linea più progressista del partito. Ritengo che questo sia un messaggio chiaro di cui si debba tener conto anche a livello locale».