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Crisi del lavoro

Mensa in fabbrica a rischio al siderurgico di Piombino: venti addette rischiano di perdere il lavoro

Mensa in fabbrica a rischio al siderurgico di Piombino: venti addette rischiano di perdere il lavoro

L’azienda fornitrice del servizio alla Jsw non è intenzionata a rinnovare il contratto vista la diminuzione dell’attività

19 febbraio 2023
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PIOMBINO. Piove sul bagnato. E l’emergenza legata alla vertenza dell’acciaio non fa che generarne altre, come in un effetto domino. All’inizio della prossima settimana i sindacati incontreranno l’azienda Jsw. Questa volta non si discuterà di produzione siderurgica, ma di pasti.

Sì, perché l’azienda che da anni si occupa di garantire il servizio mensa per gli operai dello stabilimento di Piombino non è intenzionata, secondo quanto trapela da fonti sindacali, a restare in fabbrica al termine della scadenza del contratto. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalle segreterie provinciali dei sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm che chiedono all’azienda soluzioni rapide per garantire un servizio all’interno dello stabilimento che, tra l’altro, è previsto nella conciliazione nell’ambito dell’amministrazione straordinaria della Lucchini.

Nell’azienda che fornisce il servizio della mensa lavorano circa 20 addette. La scadenza del contratto è prevista per la fine del mese di marzo e fino ad oggi non sono state individuate delle soluzioni per la prosecuzione del servizio. È per questo motivo che i sindacati incontreranno la direzione aziendale nei prossimi giorni. Quella della mensa è una criticità che si è verificata “a cascata” rispetto alle difficoltà che si registrano all’interno dello stabilimento. L’azienda fornitrice, infatti, non sarebbe intenzionata a proseguire il lavoro a causa di un’attività siderurgica che nell’ultimo periodo è drasticamente diminuita, con un solo treno di laminazione in marcia e un esiguo numero di lavoratori al lavoro negli impianti.  

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