Il Tirreno

Toscana salute
Salute

Il sogno della dipendente Asl: «Voglio creare un centro contro la sclerosi multipla all’Elba»

di Stefano Bramanti
Il sogno della dipendente Asl: «Voglio creare un centro contro la sclerosi multipla all’Elba»

Veronica Vendramin, 25 anni,vuole dare sull’isola un aiuto concreto a chi soffre di questa malattia

23 gennaio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





PORTOFERRAIO. Veronica Vendramin, 25 anni, impiegata nell’ospedale di Portoferraio, lancia una proposta importante. «Voglio creare all’Elba un Centro di riferimento per chi soffre della mia stessa patologia, la sclerosi multipla», ha detto in un meeting gestito dall’Auser agli Orti sociali di Albereto. Attuerà il progetto in veste di vicepresidente provinciale dell’Aism livornese, Associazione italiana sclerosi multipla. Una svolta positiva dopo aver incontrato la malattia, alla quale dopo una prima fase di difficoltà, ha reagito con forza e impegnandosi nel volontariato.

«Ho scoperto la malattia quando avevo solo 18 anni e la prima fase mi ha messo kappaò - spiega al Tirreno – ma ho saputo reagire con il mio carattere. Ho rifiutato tre psicofarmaci per superare il grave sconforto e un giorno, guardandomi allo specchio, mi sono detta che non dovevo arrendermi alla sclerosi multipla. Devo lottare per me e per altri che inciampano in questa patologia».

Quindi è sbocciata una nuova vita, una rinascita per la giovane, che si è messa alle spalle le negatività grazie anche al costante sostegno della propria famiglia. «Si può rinascere nonostante la sclerosi multipla – prosegue Veronica- è questo il messaggio che sto diffondendo e lo rivolgo a tutti i nuovi ammalati che mi seguono sulla mia pagina Facebook, nello spazio Sclerosi multipla Asmodio. Mi parlano e chiedono dettagli. Non importa quanto la diagnosi sia brutta, la vita deve proseguire e magari la scienza riuscirà a trovare la terapia giusta per domare la sclerosi multipla. Non siamo soli in questo impegno e abbiamo, oltre la famiglia e i medici, una rete sociale che ci può aiutare. Creando un centro d’informazione agirò per questi scopi. Sono una ragazza giovane che vuole agire a 360 gradi, per tutti». E Veronica ha quindi “un tigre nel motore”, come diceva un tempo una pubblicità. Ed ha pure un altro scopo sociale importante. «Insieme a mia madre Raffaella Papapietro e mio padre Umberto, agiamo per aiutare anche gli ammalati oncologici che per via della chemioterapia perdono i capelli. D’intesa con l’Avo, associazione volontari ospedalieri di Padova, facciamo la raccolta di tappi in plastica, dai quali si realizzano parrucche sintetiche da offrire in uso a chi ha la chemio in corso. Nei nostri tre spazi personali su Facebook promuoviamo questa attività e siamo già alla seconda spedizione di tappi raccolti, ce li danno da varie parti dell’isola. Ora sono in scatoloni e pesano in tutto 168 chili. Aiutatemi anche in questa missione». E l’Auser Elba Onlus, guidata da Giancarlo Pacini, aiuta Veronica e le offre un piccolo ufficio presso la struttura degli Orti social di Albereto per attuare i suoi impegni sociali. Chi vuole sostenere questi impegni contatti Veronica alla sua email vendraminveronica@yahoo.it. Di certo i 30mila residenti elbani e i sette consigli comunali, l’aiuteranno.

Vespa World Days
Il racconto

Villa Varramista si apre ai vespisti nel giorno in cui Giovannino avrebbe compiuto 60 anni: il tour speciale durante il Vespa Days

di Paola Silvi