Rifiuti davanti ai turisti La protesta dei villaggi
Il direttore dell’Orizzonte Pioli critica il servizio di Sei Toscana «Cassonetti pieni, ritiro a rilento: non si dà una bella immagine»
PIOMBINO. Cassonetti pieni, ritiro dei rifiuti con tempi lunghi. Sporcizia proprio di fronte ai turisti che frequentano i villaggi più importanti della nostra costa.
A lanciare l’allarme è proprio Giampaolo Pioli, direttore del Villaggio Orizzonte, una delle strutture più importanti della costa Est. Pioli ha inviato una lettera al Tirreno, per rendere note le difficoltà che il villaggio ha riguardo al servizio di raccolta dei rifiuti di Sei Toscana, la società gestore per l’area piombinese.
«Come direttore del Villaggio Orizzonte – scrive – voglio denunciare una situazione che, in mezzo a tanti altri ostacoli che frenano oggettivamente il nostro sviluppo turistico, coinvolge le strutture ricettive del nostro territorio: ogni anno, durante la stagione turistica e, in particolare, l’alta e altissima stagione, abbiamo grosse difficoltà di ritiro dei rifiuti da parte della Sei. Il problema è generale e tocca periodicamente tutti gli aspetti – dal ritiro degli sfalci del verde ai cassonetti dei rifiuti indifferenziati – ma, in modo particolare diventa drammatico per il mancato svuotamento delle campane del vetro, della plastica e della carta. E cioè quel tema della raccolta differenziata che ormai qualifica i territori e le aree a vocazione turistica. I camion vengono raramente, il numero degli interventi è assolutamente insufficiente e il risultato sono le isole ecologiche dei villaggi e dei campeggi che presentano lo spettacolo di campane e contenitori traboccanti e di rifiuti abbandonati forzatamente a terra. Gli stessi ospiti vengono a chiederci ragione di questo indegno spettacolo».
Il direttore del Villaggio Orizzonte spiega come siano specialmente gli ospiti stranieri, «molto meno abituati di noi italiani a questo genere di situazioni e estremamente sensibili alla raccolta differenziata – spiega – dopo gli anni Covid gli stranieri stanno ritornando numerosi e noi, insieme ahimè a tante altre carenze, offriamo loro anche questo spettacolo. Non ci sembra il miglior modo per fare turismo moderno».
I colleghi dei villaggi vicini, come Mare Verde e Pappasole in località Carbonifera, con cui il direttore si è confrontato, denunciano la stessa situazione.
«Abbiamo tutti telefonato, scritto, cercato contatti con la Sei Toscana – attacca ancora l’ex sindaco del Comune di Suvereto – Per il momento senza risultato. Il nostro villaggio, che è aperto tutto l’anno, ha ricevuto per il 2022 una fattura per la Tari di 160.641 euro».
«Una cifra imponente – conclude il direttore dell’Orizzonte Pioli – a cui corrisponde un servizio del tutto inadeguato e indegno di un’area turistica. Chiediamo anche alle istituzioni locali di intervenire per aiutarci a risolvere questo problema che, dopo tanti investimenti per migliorare ogni anno l’accoglienza e i servizi, mina la nostra immagine».
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