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Il caso

L’ex medico, ora consigliere, contro l’Asl: «Cardiologia a rischio». L’azienda: «In arrivo due dottori»

L’ex medico, ora consigliere, contro l’Asl: «Cardiologia a rischio». L’azienda: «In arrivo due dottori»

L’azienda sanitaria risponde per le rime Claudio Marabotti sul futuro della cardiologia di Cecina

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PIOMBINO. Le affermazioni del cardiologo e consigliere comunale di “Rosignano nel Cuore”, Claudio Marabotti sul futuro della cardiologia di Cecina hanno suscitato un vespaio. Il fatto di essere un ex dipendente dell’Asl forse gli ha consentito di togliersi qualche sassolino dalle scarpe.

«Intanto dispiace - al di là delle difficoltà di sistema che l’Azienda non ha mai negato o sottovalutato - che un ex dipendente parli in termini negativi e in certi casi anche denigratori dei servizi sanitari presenti sul territorio, per il cui sviluppo e consolidamento l’Asl lavora quotidianamente insieme ai sindaci» è la prima risposta dell’Asl Toscana Nord Ovest.

La salute dei cittadini delle Valli Etrusche e quindi di Cecina è infatti sempre al centro dell’attenzione e si sta lavorando per garantire adeguati servizi in rete. «Intanto, a livello ospedaliero, la sinergia tra i presidi di Cecina e Piombino ha consentito il mantenimento di alcuni servizi specialistici, tra cui proprio la cardiologia, altrimenti non erogabili nel singolo stabilimento secondo gli standard del decreto Balduzzi. Inoltre, il fatto di poter concentrare l’attività consente l’erogazione dei volumi di intervento necessari a garantire la massima sicurezza ai pazienti. A maggiori volumi corrispondono infatti migliori esiti, meno complicanze, minori ricadute, minore necessità di fare nuovi interventi, vale a dire più efficacia delle cure e maggior efficienza del sistema».
Per quanto riguarda le carenze di personale, «sono quelle che caratterizzano tutto il territorio nazionale e sono legate alla scarsa disponibilità di medici specialisti in alcune discipline».
Il dipartimento delle Specialità mediche ha già stabilito di destinare a Cecina due nuovi cardiologi, dalla graduatoria che si sta scorrendo. Inoltre, la recente nomina a direttore della struttura complessa di Cardiologia Piombino-Elba della dottoressa Lara Frediani «rappresenta un passaggio importante anche per Cecina, perché è già da tempo operativo il percorso integrato tra Cecina e Piombino dedicato alla gestione delle patologie tempo-dipendenti come appunto l’infarto e la professionista individuata ha una grande capacità ed esperienza in vari settori cardiologici, che potrà mettere a disposizione di tutto il territorio, ovviamente in stretta collaborazione con il responsabile della struttura di Cecina».

Per quanto riguarda la stanchezza del personale, «sicuramente la situazione post-pandemia è complessa da questo punto di vista non solo a livello locale ma anche regionale e nazionale». Sui servizi offerti «è bene non trascurare l’importanza della nuova sala di aritmologia, destinata all’impianto e sostituzione di pacemaker e defibrillatori all’interno dell’area medica del presidio ospedaliero di Cecina. L’Azienda USL Toscana Nord Ovest con un investimento rilevante ha realizzato nel 2021 questa nuova struttura di elettrofisiologia, che non può essere ritenuta un “contentino” ma che rappresenta anzi un servizio di tipo interventistico importante, che ha comportato l’allestimento di una sala con apparecchiature di ultima generazione, che sono andate ad arricchire la dotazione strumentale a disposizione dei professionisti della Cardiologia di Cecina e anche di altri territori. Tra l’altro, i cardiologi provenienti da zone diverse dell’Azienda hanno avuto modo di elogiare l'organizzazione del percorso presente a Cecina, che ovviamente non è casuale ma è la conseguenza di professionalità e competenze specifiche presenti in loco». Ora l’Asl dice di puntare alle nuove case di comunità, sia dal punto di vista della prossimità, per esempio ottimizzando il sistema delle telemedicina, del teleconsulto, e potenziando la medicina di base con il coinvolgimento dei medici di famiglia. Per quanto riguarda «i tre provvedimenti disciplinari citati dal dottor Marabotti nel suo intervento, la direzione precisa di aver agito per proprio conto, senza alcun stimolo o condizionamento esterno, di fronte a comportamenti del professionista ritenuti non in linea con i regolamenti aziendali».

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