Volontari in arrivo da tutta l’Italia con le “vacanze” della solidarietà
La Misericordia offre vitto e alloggio a chi presta servizio all’Elba nei mesi estivi: «Così potenziamo i soccorsi»
Portoferraio. Ospitalità in cambio di turni di servizio sulle ambulanze. È il progetto “Vacanze di servizio” organizzato dalla Misericordia e che ogni estate porta sull’isola d’Elba decine di volontari dalle Misericordie di tutta Italia. Si tratta in particolare di giovani che hanno voglia di unire vacanza e solidarietà: «Arrivano prevalentemente dalla Toscana ma ce ne sono un po’ da tutta Italia, questa settimana ad esempio ne aspettiamo alcuni in arrivo da Pescara», spiega Simone Meloni, segretario della Misericordia portoferraiese.
Il progetto consiste nell’offrire vitto e alloggio a volontari delle varie sedi della Misericordia in tutto lo stivale, che possono godersi alcuni giorni di vacanza sull’isola come in altre località italiane, in cambio di alcune ore di servizio sulle ambulanze per alcuni giorni, in genere una settimana o poco più. «È un servizio che facciamo da oltre 20 anni come Misericordia di Portoferraio – spiega Simone Meloni – in una realtà come la nostra in cui le presenze stagionali aumentano considerevolmente è utile avere volontari che possono chiedere di fare la vacanza qui e che possono dare un aiuto. Fanno servizio sulle ambulanze e nelle ore libere possono godersi l’Elba».
Un progetto che si svolge dal 1 giugno al 30 settembre e che ha sempre riscosso ottime risposte dai volontari italiani ma che da due anni ha questa parte ha avuto un forte incremento di domande su Portoferraio. La presenza media di volontari estivi è dai 6 ai 10 ragazzi che ogni settimana arrivano alla Misericordia del capoluogo e prestano servizio diurno o notturno. La confraternita li ospita nell’appartamento che si trova nella loro sede.
«Sono numeri importanti e i volontari che fanno coincidere le vacanze con la solidarietà sono in crescita – considera Meloni –. È un riscontro molto importante perché in estate l’impegno aumenta notevolmente e avere più persone su cui contare per noi significa poter rafforzare il servizio di emergenza. Ci permette di mettere un’ambulanza in più. Inoltre in estate alcuni dei nostri volontari locali sono al lavoro e abbiamo necessità di sostituirli nel servizio. Per questo gli aiuti che arrivano da fuori sono importanti nei mesi turistici».
I volontari che partecipano a “vacanze di servizio” devono essere in possesso dei titoli previsti dalla legge regionale per il soccorso, quindi aver conseguito il livello base e quello avanzato, per poter effettuare servizio di emergenza territoriale con 118 o essere impiegati sul sociale. I turni devono essere coperti tutti i giorni della settimana. Il servizio notturno è dalle 20 alle 8 mentre quello diurno è suddiviso in due turni che vanno dalle 8 alle 14 e dalle 14 alle 20.
«Siamo sicuri anche per quanto riguarda l’aspetto Covid-19 – continua Meloni – perché i volontari che arrivano qui per fare vacanza e dare una mano sono tutti vaccinati. Stanno con noi in servizio per sei ore e poi è vacanza. È anche una bella occasione di scambio e di conoscenze e alcuni quando vanno via ci regalano la maglietta della loro divisa con le firme a ricordo dell’esperienza».
Ed è anche una forma di promozione perché molti si innamorano dell’Elba e poi ci tornano in vacanza con le famiglie. «Via via negli anni è successo – termina il segretario dell’arciconfraternita – è capitato anche che chi è venuto anni fa quando era giovane a fare il volontario in estate, ora torna con la famiglia in vacanza e ci viene a salutare. Non è cosa da poco». –
© RIPRODUZIONE RISERVATA