Liberata in mare “Elba”, la tartaruga scampata all’agguato della plastica
PORTOFERRAIO. Sabato mattina, Elba, la tartaruga che è diventata la mascotte della collaborazione tra Acqua dell’Elba e il progetto TartaLove di Legambiente Onlus e il cui nome è stato suggerito dalla community dei social, è stata liberata nelle acque del Mediterraneo, al largo del Centro di Recupero per le Tartarughe Marine di Manfredonia.
Elba, una caretta-caretta, come gli esemplari che hanno nidificato le scorse estati sulle spiagge di Marina di Campo e Straccoligno, era stata accidentalmente catturata durante una battuta di pesca a strascico al largo del Golfo di Manfredonia.
La sua postura non era corretta, segno inequivocabile che aveva ingerito alcuni frammenti di plastica. Fortunatamente, già dal secondo giorno di permanenza della tartaruga all'interno del Centro di Manfredonia dove era stata portata, le sue condizioni sono migliorate e dopo l'espulsione di numerosi gusci di molluschi e soprattutto dei brandelli di plastica, ha dimostrato di stare molto meglio ed essere pronta a tornare in mare.
Il rilascio di Elba sabato mattina nel suo habitat naturale è stato filmato e divulgato in rete dove ha ottenuto migliaia di visualizzazioni.
«La collaborazione con Legambiente – spiega il presidente di Acqua dell'Elba Fabio Murzi – è un’ iniziativa importante che abbiamo accolto e condiviso con grande piacere, perché in linea con l’impegno e la passione che noi di Acqua dell’Elba dedichiamo alla tutela e alla valorizzazione del mare, del suo ambiente e della sua bellezza». —