Il Tirreno

l’impresa 

La nuotata interminabile dei Messaggeri del Mare a difesa dei piccoli ospedali

Stefano Bramanti
La nuotata interminabile dei Messaggeri del Mare a difesa dei piccoli ospedali

La staffetta di Pierluigi Costa e Lionel Cardin è sospesa, ma riprenderà presto. Sono partiti dall’Elba e hanno attraversato l’Italia da Lampedusa al Monte Bianco

19 novembre 2019
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PORTOFERRAIO. Si è conclusa la prima parte della staffetta nazionale per la tutela dei piccoli ospedali italiani a rischio chiusura o declassamento. L'iniziativa ha attraversato lo Stivale da Lampedusa al Monte Bianco, grazie ai “ Messaggeri del mare” dell'Elba Pierluigi Costa e Lionel Cardin. . È in corso dai primi di aprile e l'impegno volontario, al quale hanno aderito già 25 città italiane, prosegue. Entro l'anno partirà una nuova fase con un primo incontro a Roma. È stato chiesto al Quirinale un incontro col presidente Mattarella e il ministero della sanità.

«Dopo l'arrivo sul Monte Bianco, – commenta Costa – a 3500 metri, raggiungendo Punta Helbronner, la nostra avventura prosegue con questo importante incontro. Consegneremo un documento ad hoc, saranno presenti delegazioni dei vari aderenti alla staffetta, provenienti da ogni regione e proietteremo un video delle 25 tappe del nostro viaggio di solidarietà, fatto per terra e per mare».

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Sul sito dei Messaggeri si legge la sintesi del documento creato da Francesco Semeraro del Comitato isolano Elba Salute: «La spending review ha chiuso 175 ospedali di piccole dimensioni, impedendo ricoveri e visite specialistiche. In Toscana, gli ospedali piccoli sono 15 su 108 comuni. Utile la razionalizzazione del sistema e l'eliminazione degli sprechi, più frequente nei grandi centri sanitari centrali, ma si lascino attivi i servizi ospedalieri indispensabili come qui sull'isola».

«Dopo il Monte Bianco, – prosegue il Costa – siamo stati ospiti anche dell’Accademia di Danze Irlandesi, al teatro sociale di Busto Arsizio e abbiamo consegnato il testimone della staffetta, il “Sole che ride”, creato dallo scultore elbano Luca Polesi. Il fondatore dell’Accademia è Umberto Crespi, e abbiamo incontrato centinaia di persone, ballerini, insegnanti, come Arianna e Alberto. Poi un incontro con una violinista Alina Company, docente a Fiesole, accompagnata dal pianista Stefano Fogliardi». E ancora appuntamenti, uno con Valter Baldini a Vignola (Modena), patria delle ciliegie, dove è stato consegnato il testimone a cinque sindaci della zona, suscitando interesse e partecipazione: i piccoli ospedali vogliono essere difesi. «Tante le adesioni durante la tappa elbana– dice infine Cardin – abbiamo incontrato i bambini dei circoli velici elbani e siamo stati anche al Ramadoro, alla redazione del Tirreno, che come gli altri media locali segnala sempre le nostre missioni. Abbiamo avuto altre adesioni, compreso il celebre Andrea Lucchetta campione del volley.

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A Poggio c'è stato un meeting con Franco Giannoni della compagnia teatrale “I tappezzieri” di Paolo Ferruzzi, nelle vestii di Napoleone, davanti a Casa Drout. La salvaguardia dei piccoli ospedali compreso quello elbano, sta a cuore a tutti». E tifa Messaggeri Giuseppe Lollio del bar Baba Yaga a Pomonte. Ha posto il logo dei due nuotatori per cause di solidarietà, sulla parete del locale. «Giuseppe – conferma Pierluigi– è un ambientalista che per la nostra staffetta ha portato il Sole che ride sul Monte Rosa, insieme ad altri 50 maestri di sci. Poi, a San Vincenzo, il suo paese natale, ha contattato la barca Pole Pole, che ha fatto un tour intorno all'Italia con dei ragazzi autistici. Giuseppe ha consegnando anche a loro il testimone della staffetta. Lo ringraziamo molto per questo suo impegno». —
 

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