Acqua dell’Elba si espande anche in Estremo Oriente
L’azienda con sede a Marciana Marina apre un monomarca a Seul, in Corea. E nonostante le difficoltà burocratiche, ha iniziato a vendere i profumi in Cina
MARCIANA MARINA. Acqua dell’Elba alla conquista dell’estremo oriente. Il primo passo è l’apertura di un negozio monomarca a Seul a fine mese. Il Tirreno ha incontrato Fabio Murzi e il suo staff nella suggestiva abitazione gentilizia di via Regina Margherita che si affaccia sul lungomare di Marciana Marina e che, ristrutturata diverrà una sorte di “casa delle idee”, luogo di rappresentanza e incontro con i media, gli operatori del settore, artisti e imprenditori. Tra gli affreschi trompe l’oeil che impreziosiscono i soffitti , la conversazione va subito verso la strategia di espansione all’estero che la casa profumiera elbana sta attuando da alcuni anni. Strategia imposta, sia dalla naturale crescita della maison, sia dalle difficoltà del mercato italiano che cresce a ritmi lentissimi, anche se i risultati di bilancio per Acqua dell’Elba sono lusinghieri ed in controtendenza.
L’apertura a Seul, dopo i negozi in America e Kuwait è considerata fondamentale, perché la Corea è una sorta di porta commerciale e di tendenza dell’Asia, vero ponte culturale con l’occidente. «Ci sono molte difficoltà per noi piccoli - dice Murzi- abbiamo potuto iniziare solo ora la vendita in Cina a dimostrazione della complessità di mercati del genere. Comunque, puntiamo molto anche sul prossimo sbarco in Giappone e in generale sull’estremo oriente, che cresce a velocità superiore a qualsiasi altra area. Abbiamo anche rivisto gli accordi di distribuzione per gli Stati Uniti e crediamo che l’apertura del mercato estero diventi per noi una nuova svolta come è stata a suo tempo l’apertura dei negozi monomarca sul territorio nazionale». Una proiezione verso l’esterno che non significa allontanamento dalla terra di origine.
Anzi, diventa ancora più importante l’aspetto identitario e di appartenenza all’Elba che è nel marchio e oltre ad avere dato i natali alla società e a tutti i soci (Fabio e Chiara Murzi e Marco Turoni) ospita la maggior parte delle lavorazioni e dei lavoratori. L’isola e il mare rappresentano vere icone, che identificano e danno valore aggiunto al marchio ed una percezione di valore superiore a quelle che sono le dimensioni reali della struttura. Quindi, tutte le iniziative, anche quando sono di grande respiro e orientate al mondo partono dal territorio, per i prodotti e non solo. Così vanno in questa direzione e lo faranno sempre più, la collaborazione da quattro anni, con l’accademia delle Belle Arti di Brera che consente di premiare giovani artisti e allo stesso tempo all’azienda di trarre nuovi spunti per le sue creazioni o il festival Seif che si è appena concluso con successo con i prologhi dedicati all’arte ed al futuro (Elba 2035) che lo hanno preceduto.
«Abbiamo intenzione di ampliare le caratteristiche originarie del festival – annuncia Fabio Murzi - creando un contenitore multiculturale e multidirezionale, partendo sempre dall’ambiente e dalla sua tutela, visto ciò che sta accadendo nel mondo, aspetto imprescindibile e caratterizzante per il marchio, declinando l’elemento naturale attraverso le infinite letture scientifiche, sociali ed artistiche che portino sempre più ad amare questo mare, coinvolgendo attraverso le emozioni e le suggestioni». Quindi, una società radicata nel territorio e proiettata nel mondo, che presto compirà i primi venti anni, per festeggiare i quali sono già allo studio novità, prima tra tutte un profumo celebrativo. —