Uova di tartaruga sorvegliate anche di notte

Nella foto la tartaruga che nidifica tra i lettini dello stabilimento balneare
Nella foto la tartaruga che nidifica tra i lettini dello stabilimento balneare

 Qualcuno ha provato a danneggiare il nido, controlli h24 coi volontari di Legambiente

25 giugno 2017
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CAMPO NELL’ELBA. Il nido di tartaruga sulla spiaggia di Marina di Campo sarà sorvegliato da Legambiente. Un servizio che, a quanto pare, è utile visto che giovedì notte qualcuno ha provato a danneggiare le uova della tartaruga Caretta Caretta, scavando all’interno del recinto per poi essere - provvidenzialmente - fermato dal guardiano notturno e dal titolare della concessione balneare.

Le uova sono state deposte nella notte tra il 19 e 20 giugno da una grande tartaruga marina Caretta caretta, in un tratto di spiaggia tra gli stabilimenti Balneari Paglicce Beach e Da sergio, nel luogo più a nord di cui si sia a conoscenza. Il personale del bagno, dopo aver chiamato il titolare dell’Acquario Dell’Elba, Yuri Tiberto , che ha scoperto una delle uova depositate, ha perimetrato con paletti e nastro bianco-rosso il sito di deposizione che il grosso rettile marino (probabilmente di un centinaio di kg) aveva scavato e ricoperto, facendosi strada tra sdraio e ombrelloni.

Atto vandalico. Ma nella notte del 22 giugno qualcuno ha cercato di scavare il nido di tartaruga e solo il pronto intervento del guardiano e del titolare della concessione balneare è riuscito a evitare un atto scriteriato che forse avrebbe irreparabilmente danneggiato questo evento eccezionale, di cui i campesi e gli elbani dovrebbero andar fieri. Dopo aver avvertito le autorità, la proprietà del bagno, seguendo i suggerimenti di Nunzio D’Apolito , un esperto di nidificazione di tartarughe marine di Legambiente, ha installato una recinzione più ampia e robusta e si è rivolta al Parco e Legambiente per attuare dei turni di sorveglianza del sito, per evitare che avvengano altri tentativi di danneggiarlo. «Nel tardo pomeriggio del 23 giugno – riferiscono da Legambiente – si è tenuto un sopralluogo di lavoro tra carabinieri forestali, proprietà della concessione balneare e Legambiente e da subito i volontari dell’associazione ambientalista hanno iniziato i turni di vigilanza notturna a supporto del guardiano. Turni che termineranno quando il Parco posizionerà una telecamera che riprenderà giorno e notte il sito di nidificazione».

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Attesa per i piccoli. La sorveglianza continua e diretta sulla spiaggia dovrà riprendere dai 45 giorni ai 60 giorni dalla deposizione delle uova, il lasso di tempo in cui le tartarughine dovrebbero essere pronte a uscire dalla sabbia per raggiungere il mare e iniziare la loro pericolosa avventura nell’arcipelago toscano. Forse poche di loro ce la faranno, ma qualcuna, tra 15, 30 o 40 anni ritornerà a nidificare in questa nuova spiaggia, dove la loro mamma è stata probabilmente spinta del riscaldamento globale, alla ricerca di luoghi più freschi della spiaggia dove era nata e che forse è stata troppo modificata dall’uomo. «Legambiente ha accolto subito con piacere l’invito del Parco e dei gestori dello stabilimento balneare che sono stati davvero magnifici nel fare spazio a mamma tartaruga e alle sue preziose uova – dicono i volontari del Cigno Verde isolano – la curiosità intorno a questo evento eccezionale è molta e durante il nostro presidio notturno tanti turisti e campesi vengono a chiedere notizie sulla deposizione e la schiusa delle uova, sulle tartarughe marine e la magnifica biodiversità delle nostre isole. Legambiente assicurerà i turni di vigilanza notturna in attesa del posizionamento delle telecamere del Parco e i carabinieri forestali hanno assicurato un pronto intervento in caso di problemi».

Il momento critico sarà durante il periodo delle possibile schiusa. Per questo Legambiente invita la Regione e il Comune di Campo nell’Elba a promuovere un incontro con le associazioni del territorio e la protezione civile per coprire i turni di vigilanza che nei giorni della possibile nascita delle tartarughine - in pieno agosto e con la spiaggia di Marina di Campo affollatissima - «dovranno essere garantiti giorno e notte e che poi dovranno proteggere l’entrata in acqua delle tartarughine, evitando che siano disturbate dalle luci o attaccate da predatori», spiegano dall’associazione. (lu.ce.)

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