Il Tirreno

Tassa di soggiorno Centomila euro nelle casse comunali

di Annalisa Mastellone

Incremento nel 2016, prevista un’ulteriore crescita nel 2017 Ferroni: «Significa che aumentano le presenze turistiche»

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CAMPIGLIA. Con la tassa di soggiorno, nel 2016 il Comune ha incassato più del 2015: 102.500 euro rispetto ai 93.500 dell’anno precedente. E per il 2017 si può ipotizzare un nuovo aumento, vista la crescente attrattività che la Val di Cornia esercita su chi decide la meta delle proprie vacanze.

«Il dato del maggiore introito indica un aumento delle presenze turistiche nel nostro territorio - commenta l’assessora alle finanze Viola Ferroni - che vanno incrociate con le tipologie di strutture in cui i turisti scelgono di soggiornare».

Più in generale, la tassa dipende dai tempi di permanenza, dalle esenzioni, dalla concentrazione di vacanzieri in strutture che pagano la tariffa minore, come ad esempio in campeggi rispetto ad alberghi e residence, e ovviamente dall’offerta turistico ricettiva presente in ciascun comune.

Ma veniamo alle tariffe dell’imposta di soggiorno 2017, di cui la giunta ha deliberato l’approvazione e che si applicheranno dall’1 aprile al 31 ottobre.

Come si legge nel testo, rimangono invariate, non solo per effetto della legge di stabilità per il 2017 che «al fine di contenere il livello complessivo della pressione tributaria prevede il divieto di incrementare le aliquote e l’entità dei prelievi dei tributi locali nonché addizionali per l'anno 2016 e 2017», ma per precisa scelta politica che ritiene il quantitativo stabilito come adeguato alle caratteristiche del territorio: ovvero 50 centesimi in ostelli e campeggi, un euro per tutti gli altri tipi, e 1,50 euro in alberghi 4 stelle e oltre, per persona e per ogni pernottamento.

Sono esenti dal pagamento i minori sotto i 12 anni; i familiari di soggetti ricoverati in strutture ospedaliere e che hanno la necessità, per garantire assistenza, di soggiornare in strutture ricettive; coloro che lavorano presso qualsiasi struttura ricettiva; chi alloggia in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche, per fronteggiare situazioni di emergenza conseguenti a eventi calamitosi o di natura straordinaria o per finalità di soccorso umanitario; le gite scolastiche.

«Nonostante le tariffe siano rimaste invariate - spiega Ferroni - è ragionevole pensare che l’introito nel 2017 sarà in linea con quello degli anni precedenti se non addirittura maggiore perché la Val di Cornia registra da qualche anno un trend positivo riguardante il numero di visitatori, in conseguenza del quale stanno nascendo a ritmo lento, ma costante, nuove strutture turistico ricettivo di varie tipologie. La Val di Cornia, e con essa il comune di Campiglia, si sta aprendo a nuove forme di imprenditoria che guardano alla bellezza del paesaggio e a una diversificazione economica dettata sia dall’esigenza del contesto creatosi a seguito della grave crisi industriale che dalla consapevolezza che questo pezzo di Toscana ha da offrire molto ai visitatori e ai cittadini».

Per quanto riguarda l’incasso dello scorso anno, i 102.500 euro «così come la norma prevede - precisa l’assessora - è stato destinato alle iniziative turistiche, alla realizzazione di Apritiborgo e a copertura di parte del trasferimento alla Società dei Parchi Val di Cornia».

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