Chiusura definitiva per la filiale: Intesa Sanpaolo lascia Margine Coperta
Per ora inutilizzabile anche lo sportello Atm, che dovrebbe essere riattivato dopo il 15 gennaio
Massa e Cozzile Ha chiuso definitivamente i battenti da qualche giorno la storica filiale di Intesa Sanpaolo a Margine Coperta, in piazza della Resistenza. Ci sono un paio di avvisi affissi sulle vetrate. Per ora non è utilizzabile neppure lo sportello bancomat per versamenti e prelievi, viene comunicato che dovrebbe tornare attivo dopo il 15 gennaio 2026.
Tutti i clienti e correntisti sono dunque invitati a recarsi a quello che è diventato l’hub della Valdinievole dell’istituto finanziario, ossia l’agenzia di viale Verdi a Montecatini (di fronte al Gambrinus). Ma insomma tutte le persone che si affacciano a Margine e trovano la banca chiusa, scuotono la testa e minacciano di portare via i propri conto correnti.
La stessa ingloriosa fine in questi giorni è toccata anche alla filiale di Chiesina Uzzanese, in via Alighieri (col trasferimento dei correntisti ad Altopascio), e a quelle di Casalguidi a Serravalle Pistoiese (in via Pollacci), Montale (in piazza Giovanni XXIII) e lo sportello sulla via del Brennero all’Abetone.
Il piano di tagli operato da Intesa Sanpaolo è noto dalla primavera scorsa e più volte Il Tirreno ne ha parlato, e non ha subito modifiche nonostante la politica locale abbia provato ad opporsi soprattutto a Massa e Cozzile. Si ricorderanno la lettera formale di contestazione della sindaca Marzia Niccoli, che definiva la decisione di chiudere al pubblico l’agenzia «una visione aziendale miope e distaccata dalla realtà, oltre che una totale mancanza di responsabilità sociale verso la propria clientela storica e il tessuto locale».
Questa forte presa di posizione aveva poi trovato il favore dell’intero consiglio comunale (maggioranza e opposizione) che aveva preparato un documento congiunto di rimostranza recapitato ai vertici dell’istituto di credito, chiedendo tra le altre cose «la garanzia che venga installato uno sportello automatico di ultima generazione, che funga sia da bancomat sia da cassa continua». Per i consiglieri la chiusura della banca di piazza della Resistenza, zona strategica e con ampio parcheggio, «non è giustificata né da un punto di vista logistico né da un punto di vista sociale, essendo essa un presidio funzionale, efficiente e indispensabile». Una battaglia che però non ha dato i frutti sperati: Intesa Sanpaolo è andata dritta per la sua strada e ha messo i lucchetti alle porte blindate, e adesso se ne accorgono tutti trovando gli uffici vuoti.
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