Palaterme, il sindaco di Montecatini: «Quando siamo entrati in carica la ditta non conosceva nemmeno il cantiere»
Del Rosso replica alle opposizioni sui ritardi nei lavori: «Il 7 luglio 2024 il primo incontro per un’opera aggiudicata a fine 2023»
Montecatini Caso Palaterme, dal Comune arriva la replica all’ex sindaco Luca Baroncini, il quale, con i consiglieri Karim Toncelli e Alessandro Sartoni, chiedeva di accedere agli atti relativamente ai lavori e relativoi ritardi sull’intervento al palazzo dello sport.
«In primo luogo – esordisce il sindaco Claudio Del Rosso – occorre ricordare che, a dispetto di quanto affermato dall’ex assessore ai lavori pubblici Sartoni, il 7 luglio 2024, ovvero 3 giorni dopo l’entrata in carica, il sindaco con gli assessori incontrò – previa convocazione – la ditta appaltatrice che non solo non aveva iniziato i lavori, ma nemmeno conosceva il cantiere dei lavori aggiudicati a fine 2023. Anzitutto si riconosce, come sempre si è convenuto, che la precedente amministrazione abbia opportunamente intercettato fondi Pnrr per i nostri impianti, molto probabilmente in misura inferiore rispetto alle reali possibilità della città e con progettazioni che, per più opere, hanno richiesto integrazioni rilevanti per risultare complete e coerenti con le necessità dei nostri impianti sportivi. Senza addentrarci in valutazioni sulla ditta che non spettano alla politica, visto che ci sono procedure ben definite e un codice dei contratti a definire chi ha titolo per svolgere determinati lavori, si prende atto che la scelta dell’allora amministrazione è stata quella di indire una gara basata sul criterio del massimo ribasso sui prezzi unitari. Una decisione legittima, ma discutibile per un’opera complessa dal punto di vista strutturale e caratterizzata da interventi unici e non standard. L’alternativa dell’offerta “economicamente più vantaggiosa” avrebbe consentito di valutare più in profondità la proposta tecnica dei partecipanti, prevedendo un controllo più adeguato sulla qualità delle soluzioni e un margine più ampio nella gestione di eventuali criticità progettuali. Non si trattava infatti di un semplice rifacimento stradale da misurare al metro quadro. Si sarebbe anche potuto affidare una consulenza per la validazione dei progetti, cosa mai fatta».
«Nell’informare la cittadinanza – prosegue l’intervento – l’amministrazione ha scelto sin dal primo giorno la strada della trasparenza, aggiornando con regolarità su ogni passaggio. Un approccio che può apparire “ingenuo” a chi è abituato a comunicare solo ciò che conviene, ma che ha il pregio di trattare i cittadini come interlocutori ai quali si deve prima di tutto il rispetto della verità, condividendo anche le difficoltà. Rimane un fatto, purtroppo, che un terzo dei cantieri pubblici in Italia subisce ritardi patologici, e che gli strumenti a disposizione delle stazioni appaltanti non sempre permettono interventi immediati, soprattutto quando occorre bilanciare la tutela dell’opera con i tempi vincolanti del Pnrr. Proprio nell’ottica della trasparenza si ribadisce quanto più volte detto, ovvero che nessuna ditta è scappata. A seguito dell’ispezione dell’Asl, per la quale già il giorno dopo avrebbero potuto continuare i lavori in copertura, il coordinatore per la sicurezza in fase di l’esecuzione ha preteso che vi fosse un controllo da remoto degli operatori, con un piccolo impianto che è stato subito installato. È normale che in caso di pioggia gli operai non lavorino e riprenderanno a farlo non appena il tempo lo consentirà».
«Si invita quindi a evitare letture autocelebrative del passato e imputazioni fantasiose sul presente – continua il primo cittadino – i lavori proseguono con l’unico obiettivo che conta: restituire alla città un impianto sicuro, funzionale e all’altezza delle esigenze delle società sportive e del pubblico. Su questo ci si concentra ogni giorno, senza proclami e senza la necessità di costruire personaggi o controfigure.Dobbiamo ulteriormente precisare l’ovvio ossia che quando l’amministrazione dà indicazioni di date non lo dà dando i numeri ma sulla base di quello che è il “cronoprogramma” che riferisce la ditta appaltatrice e che è verificato dal direttore dei lavori. Noi non siamo coloro che effettuano il lavoro e i mezzi che abbiamo per stimolare tutte le parti sono quelle stabilite dalla legge».
«Infine – è la conclusione di Del Rosso – ci sono quelli che cercano colpevoli per le proprie mancanze e le proprie frustrazioni, noi non apparteniamo a quella specie. Montecatini Terme merita serietà. Il resto può restare ai social».l
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