Una barca della Flotilla in marmo: l’opera dell’artista Silvio Viola esposta in Comune a Pescia
«Per dire grazie a quei ragazzi in mare», dice lo scultore che abita a Castelvecchio
Pescia «Una scultura per dire grazie a quei ragazzi coraggiosi che cercano di aprire un piccolo sentiero di luce in un abisso di buio». Così Silvio Viola, docente di discipline plastiche e scultore, da diversi anni residente a Castelvecchio, ha definito la propria opera dedicata alla Global Sumud Flotilla, l’organizzazione internazionale partita con una flotta di barche in direzione Striscia di Gaza.
«Da sempre la mia è arte di denuncia – spiega Viola – quando ho appreso della missione della Flotilla ho preso un blocco di marmo e ho voluto fare un omaggio a quest’avventura che poteva finire in tanti modi, il mio intento è quello di scardinare le coscienze». Si tratta di una barca stilizzata che riprende le forme proprie dello stile di Silvio Viola, a cui l’artista ha voluto allegare un manifesto, realizzato nel 2024 dal titolo “liberi tutti”, un messaggio di sensibilizzazione nei confronti della pace e affinché cessino tutte le guerre del mondo, non solo quelle in evidenza sui media. «Non ho mai seguito le mode del momento – aggiunge Viola – il tema della pace mi è sempre stato caro, a riprova di ciò, qualche anno fa ho realizzato un’altra opera in acciaio corten, dal titolo “Predominio della pace” ma non mi è riuscito di convincere nessuno a esporla».
Flotilla, invece, sembra avere da subito attratto l'interesse del Comune di Pescia. Qualche giorno fa, infatti, la scultura è arrivata a Palazzo del Vicario. «È possibile ammirare questa importante e significativa scultura in marmo all’ingresso del palazzo comunale – ha sottolineato il vicesindaco Luca Tridente – un’opera che non solo rappresenta la Global Sumud Flotilla, simbolo di resistenza non violenta e solidarietà, ma lancia un chiaro messaggio di pace e fratellanza tra i popoli. Come amministrazione comunale abbiamo già preso posizione sul genocidio in corso a Gaza, e siamo orgogliosi di poter ospitare un simbolo che richiama all’umanità, al dialogo e alla coesistenza. In un mondo lacerato da guerre e divisioni, abbiamo bisogno di arte che unisce, di gesti concreti che parlano al cuore delle persone. La pace non è un sogno, è una scelta. E ogni giorno è il giorno giusto per sceglierla».
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