Il Tirreno

Montecatini

Allarme sicurezza

Caos al Soccorso Pubblico di Montecatini. Scazzottata e danni ai mezzi

di Luca Signorini
Caos al Soccorso Pubblico di Montecatini. Scazzottata e danni ai mezzi

Due uomini si sono affrontati, poi uno ha dato in escandescenze

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Montecatini Anche nel giorno di Ferragosto, in un pomeriggio afoso, le cronache cittadine registrano un nuovo alterco finito male, con un uomo al pronto soccorso dell’ospedale di Pescia e due mezzi della Società di Soccorso Pubblico danneggiati dalla furia degli esagitati.

È successo intorno alle 15 di ieri l’altro, sempre in una zona “calda” di Montecatini, tra via Manin e via Garibaldi: siamo all’episodio numero tre nel giro di nemmeno un mesetto, dopo la rissa e il fuggi fuggi nell’area della vicina stazione piccola del treno e un matrimonio sfociato in bisticci alle spalle della Basilica.

Questa volta si sono affrontati due uomini a mani nude, a quanto emerge, si apprende di nazionalità nordafricana, motivi come sempre da chiarire. Uno di loro era a petto nudo: così si è presentato al Soccorso Pubblico, a un passo dalla strada trasformata in rig a cielo aperto.

«Voleva essere medicato, i nostri operatori presenti gli hanno detto che lo avrebbero accompagnato all’ospedale – spiega Gabriele Pellegrini, presidente dell’associazione – questa persona allora ha reagito male, andando su tutte le furie. Ha cominciato a minacciare e a inveire contro i nostri volontari, prendendosela anche con un’ambulanza parcheggiata, calci e pugni sulla carrozzeria».

La scena prosegue. In un attimo sul posto una volante del commissariato di viale Adua e una pattuglia dei carabinieri, subito allertati. Si crea una folla all’altezza delle rampe di via Giusti, non promette niente di buono. E infatti dalla bolgia spunta un’altra persona con cane al guinzaglio che se la prende non si sa perché contro un’auto per il recupero salme, spezzando uno specchietto retrovisore e ammaccando una fiancata.

Nel frattempo, l’uomo protagonista del primo litigio non si era affatto calmato. Per immobilizzarlo le forze dell’ordine hanno dovuto penare non poco, rispettando tutti i protocolli di sicurezza richiesti in questi casi. Anche perché si era impossessato di una bottiglia rotta, per poi rivolgerla contro poliziotti e militari. Reso alla fine innocuo, è stato costretto alle cure del pronto soccorso di Pescia. Non la passerà liscia per quanto accaduto: è stato identificato e si stanno valutando i provvedimenti necessari, che dovrà disporre l’autorità giudiziaria.

Lo sfogo di Pellegrini: «Siamo arrivati allo stremo delle nostre forze, siamo stanchi e con sempre più paura a venire in servizio. Abbiamo bisogno di un aiuto da parte del Comune e delle forze dell’ordine, in qualche modo dobbiamo difenderci. Ci sentiamo abbandonati, la mia voce è quella di tutti i volontari». Va avanti il presidente del Soccorso Pubblico: «Questa situazione va in qualche modo definita e messa sotto controllo, non è più tollerabile quello che stiamo vivendo, non possiamo andare avanti così e aspettare un punto estremo e che succeda qualcosa di davvero grave per poi intervenire davvero. Inviterei tutto il mondo politico e anche il prefetto a stare 24 ore qui da noi così da rendersi conto come cerchiamo di operare per assistere gli altri». l

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