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Nuovo allarme degli albergatori di Montecatini. «Turisti in calo fino al 15 per cento»

Nuovo allarme degli albergatori di Montecatini. «Turisti in calo fino al 15 per cento»

L’Apam: solo poche strutture con una sufficiente tenuta

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Montecatini Messa in archivio la riduzione di arrivi e presenze dello scorso anno in raffronto al 2023 (come scritto nei giorni scorsi), gli albergatori cittadini lanciano un nuovo allarme per questa settimana di Ferragosto, dove si registra «un calo generalizzato di turisti, che oscilla tra il -1 e il -8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024, con punte del -10 e anche del -15 per cento. Solo poche strutture ci hanno segnalato una sufficiente tenuta, in gran parte costituita da clientela ormai affezionata e stabilizzata nel corso del tempo», sottolinea il presidente della Federalberghi Apam Carlo Bartolini.

Un Ferragosto con più ombre che luci dunque e che mette ormai di fronte la città a un dato di fatto: il cliente “individuale” italiano non sceglie più - in questo periodo un tempo strategico - Montecatini e le sue terme. «E questo per un motivo ben preciso: la nostra città non ha più un “prodotto” che la contraddistingua da altre destinazioni. Per questo risulta quanto mai fondamentale investire in promozione e nella “ricostruzione” di un nuovo prodotto termale e di territorio al fine di rinnovare l’attrattività di Montecatini», viene sottolineato.

In difficoltà c’è soprattutto il turismo interno, costituito da clientela italiana individuale (che si muove quindi non in gruppi organizzati, ma singolarmente, con amici o con la famiglia). «Questa importante tipologia di turisti – commenta ancora Bartolini – si orienta ormai prevalentemente verso mete di mare o montagna. È vero che questa tendenza è ovviamente sempre esistita, ma oggi, per la complessa situazione giuridica in cui versano le Terme, il nostro territorio si trova privo di un prodotto attuale e dinamico come lo è stato nel passato e senza l’ancora di salvataggio costituita dal termalismo comunale o sociale, gli effetti si presentano in maniera ben più incisiva. Inoltre, la diminuita capacità di spesa degli italiani porta a concentrare l’attenzione per Ferragosto alle sole mete tradizionali marittime, senza ulteriori possibilità di spostamento verso altri territori».

Una situazione che non è certo bilanciata dagli arrivi dall’estero. «La prolungata ondata di caldo ha in parte penalizzato anche le città d’arte e, di conseguenza, anche Montecatini, che da sempre costituisce una base di partenza centrale per visitare la Toscana», aggiunge il presidente dell’Apam.

«Risulta pertanto fondamentale – conclude Bartolini – investire in futuro proprio sul periodo estivo e in particolare su Ferragosto, sia per ciò che riguarda la promozione, sia per la ricostruzione di un prodotto in grado di riattivare l’attrattività del nostro territorio. Settembre e ottobre sembrano infatti dare buone sensazioni: in futuro dovremmo provare a concentrare l’attenzione sui mesi immediatamente precedenti. Confidiamo, per questo, in una stretta collaborazione con la nascente Fondazione Turismo che abbiamo da sempre ritenuto essere uno strumento indispensabile per la gestione della nostra destinazione turistica». l

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