Il Tirreno

Montecatini

Il futuro della città

Congedi retribuiti e fondo per i restauri. Allo studio il rilancio del termalismo

di Luca Signorini
Congedi retribuiti e fondo per i restauri. Allo studio il rilancio del termalismo

Montecatini diretta interessata al disegno di legge presentato dalla Lega in Senato

4 MINUTI DI LETTURA





Montecatini All’articolo 13 viene introdotto il congedo straordinario oppure l’aspettativa retribuita per tutti i dipendenti pubblici “al fine di fruire di periodi di cure termali”. Per quelli privati stessa formula, ma senza il mantenimento della retribuzione. A fare da contraltare, “forme di incentivazione e di premialità” destinate alle aziende private “che adottano misure di sostegno alla salute dei lavoratori attraverso l’inserimento di periodi di cure termali nei propri piani di welfare aziendale”. Sono tra i punti certamente più rilevanti di un ritorno all’antico ai tempi d’oro e che interessano da vicino Montecatini del disegno di legge per “il riordino e il rilancio del sistema termale”, presentato mercoledì 30 luglio in Senato a Roma dalla Lega, alla cui stesura ha contribuito l’ex sindaco e segretario regionale del Carroccio Luca Baroncini, collaboratore del partito a Palazzo Madama. Una sorta di legge quadro per il rilancio del termalismo, che dovrà passare alla prova del Parlamento.

Fondo restauri

Significativo anche l’articolo 14. Da una parte individua gli “stabilimenti termali di rilievo nazionale”, ovvero quelli che hanno una particolare “rilevanza storico-artistica e culturale”. Dall’altra, proprio per questi stabilimenti – come non pensare al Tettuccio e non solo – istituisce un fondo con una dotazione di 50 milioni di euro all’anno per tre anni (2025-2027) destinato alla riqualificazione e ai restauri. In particolare, “all’adeguamento delle strutture a garanzia dell’offerta di servizi di elevata qualità e accessibili universalmente, al miglioramento delle infrastrutture di accesso e alla mobilità sostenibile, al rilancio del turismo termale, alla promozione di interventi sostenibili e compatibili con la conservazione dei beni”.

Promozione e incentivi

Il disegno di legge appena presentato intende inoltre istituire i distretti termali, con l’obiettivo “di promuovere lo sviluppo dei territori a vocazione termale e di valorizzare le risorse termali, garantendo la sostenibilità ambientale e la qualità dei servizi”. Montecatini (insieme alla vicina Monsummano) sarebbe seria candidata. E ancora, materia affidata all’Enit, “specifiche linee di promozione del termalismo e del turismo della salute volte alla promozione della salute e del benessere, agli effetti terapeutici e alla possibilità di promuovere i territori interessati dalle terme ed i relativi prodotti ed esperienze correlate, anche dal punto di vista culturale”. Poi il marchio di qualità termale, il titolo di “città del termalismo” sulla base di un’apposita procedura di valutazione, l’Albo nazionale delle acque termali in virtù della loro “qualificazione terapeutica” da parte del ministero della Salute, e anche una Giornata nazionale delle terme d’Italia, individuata dalla Lega nel 22 marzo di ogni anno, “tenuto conto dell’importanza delle cure termali quale strumento indispensabile per il mantenimento e il ripristino della salute, dello stato di benessere psico-fisico e del ruolo economico fondamentale che ricoprono per interi comprensori in cui rappresentano la principale attività imprenditoriale”. Ci sono inoltre sanzioni per chi eroga cure termali senza autorizzazione e un fondo triennale pari a 60 milioni di euro per favorire il risanamento e rilancio delle aziende termali pubbliche, favorendone anche la cessione a società private.

“Lavoro organico”

Le firme sul disegno di legge sono del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e dei senatori Elena Murelli, Manfredi Potenti, Massimiliano Romeo e Giorgio Maria Bergesio. «Un lavoro strutturato e organico che ci ha visti impegnati per quasi un anno e che rappresenta una sorta di legge quadro sul termalismo – dice l’ex sindaco Baroncini – a tal proposito, ringrazio Federalberghi Terme, l’Associazione italiana dei medici termali, Federterme, l’Associazione nazionale comuni termali e la fondazione Lumen per la collaborazione». «Sono orgoglioso di aver contribuito a questo importante lavoro, e ringrazio il gruppo Lega al Senato e il capogruppo Massimiliano Romeo per aver subito sposato una materia così importante per l’economia di 170 città italiane, tra cui la mia Montecatini Terme», sottolinea l’attuale consigliere comunale di minoranza.

Il settore

Nell’introduzione al testo composto da 24 articoli si illustrano i numeri di un settore per nulla secondario nel panorama nazionale. Il fatturato infatti è di oltre 1,5 miliardi di euro con la presenza di circa 320 stabilimenti termali, ubicati in 20 regioni e 170 comuni, la quasi totalità dei quali accreditata al Servizio sanitario nazionale. Gli addetti sono circa 60 mila, tra diretti e indiretti, e quasi 2,8 milioni di clienti. «Si tratta dunque di un comparto assolutamente strategico per l’economia e per la salute pubblica», sottolineano dalla Lega. Si legge ancora: «L’Italia, in particolare, si conferma come una delle destinazioni più importanti con ricavi che, nel 2023, hanno raggiunto 1,7 miliardi di dollari (in Europa 26,17 miliardi). Tuttavia, il nostro Paese risente della forte concorrenza che esiste nel settore, spesso alimentata da evidenti forme di illegalità. Per contrastare tali pratiche irregolari si rende necessaria l’introduzione nell’ordinamento di norme volte alla precisa definizione dei contorni e dei contenuti del turismo sanitario legato al termalismo. La revisione della normativa vigente che perseguiamo, mira a creare i presupposti perché si possa sviluppare un nuovo turismo della salute legato al termalismo». 

Maltempo in Toscana
L’ultima previsione

Meteo in Toscana, allerta temporali: diramata la mappa delle zone a rischio fino a domenica 3 agosto

di Tommaso Silvi
Estate