Montecatini, padre e figlio tra le fiamme nel rogo alle Pietre Cavate: ricoverati al Centro grandi ustionati. Cosa è successo
I due stavano ripulendo dalle sterpaglie un’oliveta, il terzo ferito è il padre di un consigliere comunale
MONTECATINI. Lottano tra la vita e la morte al Centro grandi ustionati degli ospedali di Pisa e Parma Lamberto e Luca Balzi, 85 e 54 anni, padre e figlio che oggi, 14 giugno, dopo mezzogiorno sono stati travolti dalle fiamme del rogo che a quanto si apprende loro stessi avevano appiccato per ripulire dalle sterpaglie e dall’erba appena tagliata un’oliveta di proprietà, acquistata appena un mese fa nelle immediate vicinanze del casolare dove abitano, in località Pietre Cavate tra Montecatini e Pieve a Nievole, a poca distanza dall’ex discoteca Area e alle pendici di Montecatini Alto. L’incendio ha fatto anche un terzo ferito, l’81enne Marco Finizzola, padre del consigliere comunale di Montecatini Matteo, che qui ha un terreno sempre ad olivi con una rimessa agricola confinante con l’area di circa un ettaro andata a fuoco. L’anziano, che per primo ha provato a soccorrere i due feriti più gravi, ha inalato del fumo ed è stato colto da malore per il forte stato di choc, si trova all’ospedale di Pescia e le sue condizioni sono in via di miglioramento.
Il fatto
L’incendio si è sviluppato su un poggio con vista splendida, ville e olivi. A dare l’allarme ai vigili del fuoco i vicini di casa, che guardando i filmati delle telecamere da dentro l’abitazione hanno visto che all’esterno si stava sollevando pochi metri più in là una colonna di fumo nero. La casualità ha permesso alle squadre dei pompieri di intervenire con massima rapidità. C’erano delle vite in ballo. Da quanto emerge, padre e figlio hanno appiccato il fuoco ma poi le fiamme complice l’erba seccata dalla calura e il vento sono divampate rapidamente, sfuggendo al controllo dei due uomini. Il primo ad essere stato ritrovato, l’85enne Lamberto, con gravi ustioni di secondo e terzo grado soprattutto sulla parte alta del corpo, sul busto e sulle braccia. Sembrerebbero addirittura più serie le condizioni del figlio Luca, che era distante qualche metro ed è stato raggiunto dopo pochi minuti. I soccorritori lo hanno ritrovato come semi carbonizzato nella parte bassa del corpo, gambe e piedi. Erano entrambi privi di conoscenza, gravissimi.
I soccorsi
Sul terreno una decina di operatori, sei pompieri su quattro mezzi dei vigili del fuoco di Montecatini e anche squadre della Vab di supporto. Dall’alto a sganciare acqua l'elicottero del reparto volo di Arezzo. Il 118 ha allertato le ambulanze della Misericordia da Montecatini, Marliana e Pieve a Nievole, oltre all’automedica da Pescia. Sul posto i carabinieri e la polizia municipale per i rilievi di rito. È stato necessario l’intervento dell’elisoccorso Pegaso: entrambi gli elicotteri sono atterrati sul prato del centro sportivo della Palagina in Via Nova, a Pieve a Nievole, dove hanno caricato i due feriti, uno è ripartito verso il reparto grandi ustionati dell’ospedale Cisanello di Pisa (con a bordo il 54enne), l’altro verso il presidio di Parma (per l’anziano padre). Una lotta contro il tempo per salvare due vite.
Le operazioni
L’incendio è stato domato completamente e l’area è stata bonificata per evitare che le fiamme riprendessero vigore dopo le 17. A realizzare le linee frangifuoco, «mi hanno messo a scavare con una zappa», anche il consigliere comunale di maggioranza Matteo Finizzola, che si è precipitato nel terreno di sua proprietà dopo aver saputo della presenza sul posto di suo padre Marco, che come detto ha provato a fare qualcosa per aiutare i due feriti più gravi ma poi è stato colto da un mancamento, sia per una lieve intossicazione da fumo sia per il forte stato di agitazione nel ritrovarsi in una scena simile. Alle Pietre Cavate, sotto il sole torrido, un via vai di uomini, mezzi e ambulanze. Scampato il pericolo che il fuoco potesse propagarsi anche alle abitazioni circostanti, la nube nera e poi grigia è stata ben visibile per buona parte della giornata da diversi punti di Montecatini e Pieve, così come il rumore dell’elicottero che volava in cielo. Un ettaro di oliveta è andato completamente bruciato, l’odore acre si avvertiva già salendo dal Poggetto. Per il padre e il figlio mangiati dal fuoco non resta che sperare.
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