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Il negozio che resiste ad Amazon (e ai cantieri): «Siamo ancora qui e non molliamo»

di Maria Salerno
La famiglia che gestisce il negozio
La famiglia che gestisce il negozio

Abbigliamento Ada c’è dal 1949 a Pescia, lo gestisce la terza generazione della famiglia: «I lavori ci hanno penalizzato, stiamo riconquistando i clienti»

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PESCIA. “Mamma, da te ho preso l’amore in tutte le cose belle attorno a me”. Questa frase, che ha partecipato insieme a tantissime altre al contest “Cara mamma ti scrivo” promosso dall’associazione culturale MaMò e Clarte, si è aggiudicata il primo premio del valore di 100 euro sotto forma di buono acquisto da spendere nel negozio Abbigliamento Ada di Pescia. L’autrice, Giulia Berti, è stata premiata tra coloro che – avendo fatto acquisti dall’1 al 10 maggio nei negozi pesciatini che hanno aderito all’iniziativa – si sono visti consegnare dal proprio negoziante di fiducia un cartoncino dove lasciare un messaggio alla propria mamma.

«Un’iniziativa molto apprezzabile – l’ha definita Rosalba, titolare di Abbigliamento Ada – che fa sentire coccolato e valorizzato il cliente. Sicuramente iniziative di questo tipo possono contribuire ad aiutare il commercio, in una fase molto delicata come quella che stiamo attraversando». Abbigliamento Ada è un negozio storico, presente dal 1949 al Ponte all’Abate. Fu appunto Ada, nonna di Rosalba, ad avviare l’attività, oggi portata avanti dalla figlia Elena (che tutti conoscono come Rossana) , Rosalba, suo fratello Gabriele e la moglie di lui Elisa. «Un negozio che ha visto avvicendarsi tre generazioni – spiega Rosalba – e che è ancora qui nonostante le difficoltà».

Il riferimento è ovviamente alla chiusura del ponte, che ha penalizzato l’attività posta al confine tra i territori di Lucca e Pescia. «Molti clienti sono venuti lo stesso – spiega Rosalba – altri no, troppo complicato. Ora il ponte è stato parzialmente riaperto, ma il cliente c’è sempre da riconquistarlo». I lavori al ponte hanno creato dei disagi, ma non sono l’unica ragione a causare la sofferenza delle attività. «Sono cambiate le abitudini di acquisto – aggiunge la commerciante – non è tanto lo shopping nei centri commerciali a penalizzarci, quanto gli acquisti online. Sono consapevole che nel mio settore tanti hanno chiuso, noi resistiamo. Il nostro valore aggiunto è il rapporto umano, la possibilità di socializzare, siamo il classico negozio di paese dove fare l’acquisto è anche la scusa per fare quattro chiacchiere e informarti sulla salute di persone che non vedi da un po’. Non siamo rimasti in tanti».
Un motivo in più per resistere. Durante l’iniziativa di MaMò e Clarte circa 25 persone hanno scritto un messaggio dedicato alla mamma nel negozio Abbigliamento Ada, a parte la vincitrice, altre due clienti (seconda e terza classificate) avranno diritto a un piccolo sconto. E sono state 25 in tutto le attività commerciali pesciatine ad avere aderito a “Cara mamma ti scrivo”, che nell’idea della sua organizzatrice, Claudia Masini, presidente dell’associazione, era anche un modo per creare un circuito virtuoso che invogliasse a rimanere sul territorio a fare i propri acquisti, dando una mano alla crisi del commercio locale. Amore per la mamma e amore per il territorio, dunque, un binomio che si è rivelato vincente e che apre una riflessione importante su quanto possa essere realizzato per far tornare la voglia di fare shopping come si faceva una volta, nei negozi di paese, pena la loro stessa sopravvivenza.

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