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Montecatini, stupro nel locale: condannato a 9 anni

Un’aula del tribunale di Pistoia
Un’aula del tribunale di Pistoia

La sentenza dei giudici nei confronti di Matteo Capaccioli, ventisette anni. Era accusato di aver violentato una ragazza assieme a un amico, già ritenuto colpevole in abbreviato

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MONTECATINI. Nove anni di reclusione, un anno in più di quanto chiesto dal pubblico ministero Giuseppe Grieco. È la pena stabilita dal tribunale di Pistoia nei confronti di Matteo Capaccioli, 27 anni, ritenuto dai giudici colpevole di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza la notte del primo settembre 2022, assieme all’amico Giovanni Magrini, 32, all’interno del locale gestito da quest’ultimo in viale IV Novembre a Montecatini.

La sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 28 maggio, all’esito del processo nei confronti del 27enne agli arresti domiciliari (Magrini era già stato condannato a cinque anni e quattro mesi in abbreviato), che appena una settimana prima si era professato innocente in aula. Sostenendo che la ragazza, all’epoca 19enne, non fu costretta ad avere rapporti sessuali. Capaccioli è stato condannato anche all’interdizione dai pubblici uffici e al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 20mila euro nei confronti della parte civile, mentre l’importo definitivo del risarcimento sarà poi quantificato dal giudice civile.

Era stata proprio la giovane a dare impulso alle indagini, presentando querela a distanza di due giorni dai fatti. Aveva raccontato di aver incontrato quella sera Capaccioli in un noto locale di viale IV Novembre, dove l’imputato lavorava come addetto alla sicurezza. Quest’ultimo, con cui la ragazza aveva già avuto dei rapporti, l’aveva corteggiata andando da lei al bancone. Poi, restando sul vago, le aveva proposto un fine serata assieme a Magrini (con cui si era visto poco prima). A detta della ragazza, Capaccioli avrebbe insistito nonostante i suoi segnali di rifiuto. In qualche modo l’avrebbe convinta a uscire, per poi accompagnarla verso il locale di Magrini, che nel frattempo aveva chiuso al pubblico. È lì, nel cucinotto, che si sono consumati i rapporti sessuali, con il tribunale che – seppur con riti e in momenti diversi – ha ritenuto i due giovani responsabili di stupro di gruppo. 

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