Montecatini, a fuoco tre auto e il palazzo ex Sip di via Manin. «Un fatto che ci lascia storditi»
La società di Soccorso Pubblico: città piena di telecamere, ma non qui. «Incontreremo il prefetto»
MONTECATINI. Sarebbero partite da un’auto parcheggiata (una Mercedes) le fiamme che intorno alle 3 di martedì 27 maggio hanno poi avvolto e distrutto altri due mezzi in sosta (tra i quali una Punto in uso al Soccorso Pubblico) e completamente annerito una parte della facciata del palazzo ex Sip (poi Telecom) di via Manin, di fronte proprio alla sede della storica associazione cittadina. Ad accorgersi dell’incendio una pattuglia dei carabinieri che era di passaggio a quell’ora e che ha dato l’allarme ai vigili del fuoco. Proprio la squadra di polizia giudiziaria dei pompieri è al lavoro per accertare le cause del rogo, viene comunque esclusa da chi indaga un’azione dolosa. Le auto erano regolarmente parcheggiate e sono di proprietà di residenti della zona.
Il fatto ha suscitato scalpore in città, a un paio di mesi dall’incendio di un condominio di via Pistoiese che è costato la vita a due persone (Maria Teresa e Fabio Civale, zia e nipote) e perché ha riguardato uno stabile abbandonato da anni, spesso al centro delle cronache per occupazioni abusive e bivacchi di sbandati, per di più in un quartiere critico per l’ordine pubblico, a due passi dal centro e dalla stazione piccola del treno.
«I fatti avvenuti la scorsa notte nel parcheggio ex Sip dove un’auto ha preso fuoco, in circostanze ancora da chiarire, danneggiando in modo irreparabile una nostra vettura adibita a trasporto sociale e causando danni strutturali al primo piano dell’immobile, lasciano storditi – afferma il presidente del Soccorso Pubblico Gabriele Pellegrini – l’accadimento pone svariati quesiti di natura etica, civile e politica, sollevando interrogativi sulla responsabilità delle istituzioni, sull’efficacia dei sistemi di prevenzione e controllo del territorio, nonché sull’impatto di una narrazione pubblica sempre più orientata al giudizio immediato e alla strumentalizzazione populista, piuttosto che alla ricerca di soluzioni concrete e condivise». Pellegrini spiega che «il parcheggio ex Sip è di proprietà della società di Soccorso Pubblico, grazie a una convenzione firmata con FiberCoop 14 giorni fa. L’associazione si è attivata sin da quella data a fare tutti i rilievi necessari per iniziare i lavori di messa in sicurezza e ripristino per dare nuova vita alla zona e al parcheggio, implementando ancora una volta i servizi offerti alla città. Tuttavia la domanda che pongo all’amministrazione comunale è la seguente: la città è piena di telecamere di sorveglianza tranne in via Manin che, come sappiamo, presenta gravi problemi di sicurezza, perché? Nei prossimi giorni vedrò direttamente il prefetto, per cercare una soluzione condivisa per tentare di risolvere il problema».
Ha chiesto invece un incontro con il comandante della polizia municipale, insieme ai residenti, l’esponente di Forza Italia Alberto Lucarelli, «per mettere a conoscenza la società proprietaria dell'immobile e del parcheggio degli episodi, cercando di trovare una soluzione che elimini le problematiche che affliggono la zona, con continue segnalazione di bivacchi».
Interviene anche Marco Lucarelli dell’associazione Controllo del vicinato: «Sarà delle autorità competenti risalire alle dinamiche che dovranno seguire a dovuti accertamenti. Esprimo la mia vicinanza ai volontari, all’Anpas tutta e ai residenti che subiscono determinate situazioni e necessitano di sicurezza, quella tanto richiesta e segnalata più volte nell’area in questione. Credo si stia varcando il limite di quanto ormai da troppo tempo sta accadendo in città. Devono e ripeto devono intensificarsi i controlli, lo Stato deve esserci con una presenza sul territorio e con un continuo impegno per riportare la città sicura».
L’ex deputato Edoardo Fanucci ha invece già firmato una interrogazione urgente evidenziando che «non resta che prendere atto che esistono zone di Montecatini Terme che necessitano di un intervento di riqualificazione urbana urgente e non più rimandabile (via Marruota primo tratto, via Garibaldi e tutto il quartiere antistante la stazione piccola, tra piazza Gramsci, via Toti e via Manin)». E dunque chiede all’amministrazione «come e quando intende intervenire per riqualificare e mettere in sicurezza l’area in oggetto, anche con aiuto di telecamere e di una nuova e più efficace illuminazione pubblica», e inoltre «se intende procedere con una riqualificazione urbana complessiva» delle zone considerate più critiche sul fronte sicurezza e ordine pubblico. l
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