Morti nell’alluvione a Lamporecchio: chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sindaco, l’ex vice e il dirigente dei lavori pubblici
Il 2 novembre 2023 i coniugi Antonino Madonia e Teresa Perone furono travolti dall’ondata di piena mentre erano a bordo della loro auto in via Podere Videtto
LAMPORECCHIO. Svolta nelle indagini per l'alluvione del 2023 a Lamporecchio. La procura di Pistoia ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Lamporecchio Alessio Torrigiani, dell’ex vicesindaco Daniele Tronci e del dirigente dell’area tecnica lavori pubblici del Comune Simone Innocenti in seguito alla morte avvenuta il 2 novembre del 2023, durante l’alluvione che ha colpito anche il nostro territorio, dei coniugi Antonino Madonia, 70 anni, e Teresa Perone, 65, travolti e uccisi dall’ondata di piena mentre a bordo della loro auto stavano transitando sul ponticino in pietra sopra il fosso di Greppiano in via Podere Videtto, ponte che crollò sotto la furia delle acque portandosi via la coppia, i cui corpi furono ritrovati nei giorni successivi a un chilometro e mezzo di distanza, nelle campagne di Vinci.
Ai due ex amministratori – Torrigiani è attualmente consigliere comunale di opposizione, mentre Tronci all’epoca dei fatti era “referente e punto di contatto per la segnalazione di situazioni emergenziali” – e al dirigente comunale (in qualità di responsabile della protezione civile e coordinatore del Centro operativo comunale), il procuratore capo Tommaso Coletta contesta violazioni in materia di Codice della protezione civile e Testo unico degli enti locali, oltre al Piano comunale di protezione civile del 2018. In particolare non aver chiuso le strade a rischio, come appunto via Podere Videtto e via Badalino, non aver emesso ordinanze e non aver attuato le misure imposte dall’allerta meteo, ad esempio quella di monitorare fiumi e fossi a rischio esondazione.