Il Tirreno

Montecatini

Terme

Montecatini, i 5 Stelle sono con Fanucci. «Leopoldine e Grocco indivisibili»

di Luca Signorini
Montecatini, i 5 Stelle sono con Fanucci. «Leopoldine e Grocco indivisibili»

L’obiettivo è prevedere i due stabilimenti in un unico comparto edilizio. Magnani: «Valutiamo la modifica urbanistica ma negli interessi dei creditori»

3 MINUTI DI LETTURA





Montecatini Trova un alleato nella maggioranza la mozione del consigliere di opposizione Edoardo Fanucci che chiede di rendere «indivisibili» da un punto di vista urbanistico lo stabilimento termale Leopoldine e l’ex Istituto Grocco, che sono confinanti a ridosso della pineta ed entrambi in vendita all’asta nell’ambito del concordato preventivo della società Terme spa.

Così infatti il Movimento 5 Stelle con il capogruppo Simone Magnani: «La mozione di Fanucci non può che trovarci politicamente favorevoli, in fondo altro non è ciò che il Movimento 5 Stelle disse quasi dieci anni fa con l’allora consigliere Cristiano Berti».

Fanucci chiede che nel Piano operativo del Comune di Montecatini Leopoldine e Grocco, essendo «funzionali l’uno con l’altro», «debbano costituire un unico comparto edilizio, con specifica destinazione d’uso, per area e scheda, e debbano essere trattati insieme in relazione alla ristrutturazione, all’attività edilizia e alla destinazione d’uso (che potrebbe essere in quota parte alberghiera, ndr)». Per l’ex deputato lo scopo è «evitare il depauperamento del patrimonio delle Terme spa ed evitare utilizzi non conformi alla specifica area dove gli stessi sono ubicati e dove deve rimanere ben salda l’ identità della storia termale e del benessere».

La mossa anche in seguito alla manifestazione d’interesse, anticipata nelle settimane scorse dal Tirreno, presentata per il solo Grocco dalla figlia dell’architetto Oreste Ruggiero, che per proprio conto punta invece a rilevare le Tamerici, lì a un passo nel mezzo della pineta, e farne dei due beni luoghi dedicati alla cultura e all’arte. Sulle Leopoldine, da anni un “cratere” a cielo aperto dopo che è naufragato il progetto firmato dall’archistar Massimiliano Fuksas, nessuno per ora ha avanzato proposte d’acquisto.

Per dovere di cronaca, il Grocco (chiuso nel 2008 e da allora abbandonato) nel lotto unico dell’asta andata a vuoto si vendeva a una cifra di 546mila euro, mentre lo stabilimento Leopoldine (dopo il buco milionario lasciato dal progetto avviato nel 2009 e mai concluso) vale 3 milioni e 11.250 euro nello stato di cantiere (qui sono presenti alcune sorgenti termali di proprietà della Regione Toscana).

Per i 5 Stelle «le Leopoldine hanno una sostenibilità critica se prese singolarmente, questo lo denunciamo da anni ed è il motivo per cui nello scorso mandato lottammo, anche insieme a Fanucci, perché l’investimento del Comune non riguardasse Tamerici e Grocco, più utili a valorizzare le future piscine Leopoldine. Oggi però la situazione è giuridicamente cambiata e più complessa. Con una manifestazione d’interesse per il solo Grocco non si può non tenere di conto il rischio di vanificare un intervento concreto alla ricerca di uno più ipotetico che reale sulle Leopoldine». Il capogruppo Magnani chiede dunque a Fanucci di ritirare la mozione «e dar modo all’amministrazione di interloquire con gli organi del concordato per valutare insieme quale impatto possa avere un’operazione di questo tipo sulla tenuta della procedura, a tutela dei creditori». «Sappiamo che lo strumento urbanistico è pienamente nelle mani dell’ente e che un nostro intervento sia possibile, ma questo non toglie che abbia riflessi sugli interessi dei creditori che, giunti a questo punto, devono essere tutelati – conclude – far sì che il concordato si concluda positivamente è una priorità perché i beni di pregio si salvano solo in questo modo. Il consiglio deve votare sapendo di non mettere a rischio il buon esito del concordato, senza questa consapevolezza il voto non può che essere condizionato e oggi questa consapevolezza non ce l’abbiamo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
Lo scalo

Aeroporto di Peretola, Prato contro Firenze: un’altra grana per la nuova pista

di Mario Neri
Sani e Belli