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Nove mesi di chiusura per la piscina di Montecatini. Il gestore: «Fa male che a nessuno importi»

di Luca Signorini
Nove mesi di chiusura per la piscina di Montecatini. Il gestore: «Fa male che a nessuno importi»

Il Centro Nuoto esprime amarezza per l’assenza di supporto

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Montecatini Sono scoccati lunedì 12 maggio i nove mesi di chiusura della parte al coperto della piscina comunale di via Cimabue, sigillata per motivi di sicurezza dall’attuale amministrazione dopo una precedente relazione tecnica che elencava i problemi della struttura, lasciata nel cassetto durante lo scorso mandato. Sarebbero poi conclusi i lavori tampone da oltre 80mila euro per il ripristino delle parti ammalorate, «ma noi non abbiamo nulla di ufficiale di riconsegna del cantiere, nessuna comunicazione. Non sappiamo nemmeno se sono stati certificati questi lavori», dice Massimo Ciferri, socio del Centro Nuoto Montecatini che gestisce da anni l’impianto sportivo e che avrà la concessione in scadenza nel gennaio del 2026 (quando si aprirà un’altra partita).

«Nessun ristoro»

«Già da diversi mesi avevamo cercato di stimolare e sensibilizzare l’amministrazione comunale al riguardo dell’urgenza di “supportare” la gestione quantomeno per sostenere i costi relativi alla riapertura delle piscine estive, prevista per sabato 17 maggio condizioni climatiche e ultimazione lavori permettendo – spiega Lucilla Biagianti, presidente del cda della cooperativa – le operazioni di riapertura sono state molto complesse e come avviene tutti gli anni anche onerose (solo il riempimento delle vasche ha un costo di oltre 10mila euro) e sono avvenute solo ed esclusivamente ricorrendo all’auto finanziamento, con risorse gestionali pregresse, donazioni e acquisti di abbonamenti da parte della grande comunità di amici e clienti che hanno contribuito ciascuno in forma silenziosa e libera». «Sul supporto l’amministrazione non ha mai risposto, e in data 29 aprile abbiamo anche scritto una lunga e articolata lettera a tutti i consiglieri comunali: anche in questo caso nessun consigliere ha risposto, l’unico che ne ha parlato è stato Edoardo Fanucci nell’ultimo consiglio comunale», sottolinea Biagianti.

«No alla conflittualità»

«Non ci interessa tanto battagliare o la conflittualità – dice ancora Ciferri – ma troviamo sconcertante e incomprensibile che il Comune preferisca tenere chiuso questo impianto privando di un servizio i cittadini. Hanno dato per scontato che il gestore aprisse la parte estiva con zero incassi da 9 mesi, non capiamo un atteggiamento del genere. Da parte nostra c’è grande dispiacere e amarezza, ma non ce l’abbiamo col Comune perché non c’è nessuno con il quale prendersela, non abbiamo rapporti». Aggiunge la presidente del cda del Centro Nuoto: «Non abbiamo alcuna forma di risentimento verso nessuno e speriamo che nessuno trovi il modo di strumentalizzare o di risentirsi per quanto stiamo esponendo, semplicemente non comprendiamo come sia possibile da parte dell’intera amministrazione comunale, e a questo punto trascorse circa due settimane da parte anche di tutto il consiglio comunale, che non si sia minimamente valutata l’importanza sociale e sportiva di una struttura di questa rilevanza».

Senza una squadra

La cooperativa evidenzia che «tra pochi giorni tutte le squadre della provincia di Pistoia, alcune anche di Lucca e per arrivare fino a Viareggio nuoteranno nella piscina olimpionica, e per la prima volta dal 1980 l’unica città assente e privata di una squadra sarà Montecatini». Come ha scritto Il Tirreno pochi giorni fa riprendendo la denuncia delle famiglie, gli agonisti termali sono passati da una quarantina a cinque dopo una stagione di peregrinazioni con l’impianto invernale rimasto chiuso. «Anche su questo il silenzio più totale e l’assenza più assoluta, lasciati soli da nove mesi ad assistere gratuitamente le poche famiglie superstiti e a trovare loro una “casa” nella squadra di Capannori», prosegue Biagianti. Che va avanti: «Nemmeno una telefonata, un solo gesto. Non riusciamo a comprendere il perché di così tanto distacco, sia come gestori di un pubblico servizio, sia come sodalizio sportivo. Le piscine estive nel pieno rispetto di un contratto ad oggi ancora in essere a breve saranno riaperte e disponibili per la collettività, questo dovevamo per contratto, questo dovevamo alla città. Abbiamo fatto del nostro meglio in tutti i sensi e con tutti i mezzi a disposizione». l

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