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Tensioni in Comune

Montecatini, rientra la “rivolta” alla municipale. Lettera di scuse degli agenti

di Luca Signorini
Montecatini, rientra la “rivolta” alla municipale. Lettera di scuse degli agenti

Dietrofront sulla difesa a oltranza del comandante Domenico Gatto

22 agosto 2024
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Montecatini Dietrofront e lettera scritta di scuse inviata all’amministrazione di quattro agenti (su sei) della polizia municipale protagonisti della vicenda subito ribattezzata “caso Gatto”, con riferimento alla loro difesa pubblica nei confronti del comandante Domenico Gatto, al quale il sindaco Claudio Del Rosso – con il decreto 22 del 12 luglio scorso – ha prorogato l’incarico fino al 30 settembre, mentre tutte le altre posizioni amministrative di “elevata qualifica” sono state rinnovate fino al 31 dicembre prossimo.

I sei agenti in questione (che fanno parte dell’organico a tempo indeterminato del corpo, che conta nove unità, mentre altre dieci hanno contratto a termine) avevano minacciato di chiedere il trasferimento in altra sede qualora non fosse avvenuta la riconferma anche per il prossimo futuro di Domenico Gatto. Una mossa forte, all’interno di un comando già decimato nei numeri e da mesi al centro del dibattito politico cittadino, oltre che tema di campagna elettorale.

Adesso, come detto, il passo indietro con la lettera di scuse, per far rientrare una turbolenza in un ufficio già alle prese con parecchie tensioni. L’amministrazione non aveva lasciato cadere la cosa, anzi: da viale Verdi è iniziato un procedimento disciplinare nei confronti dei sei agenti “ribelli”, che evidentemente si sono ravveduti.

Il sindaco si era fatto sentire per ricomporre il dissidio e dare la posizione della giunta, con pochi sconti. «L’amministrazione apprezza il senso di lealtà e di appartenenza dei suoi dipendenti e auspica che questo sia rivolto all’ente e non ai singoli, così come richiesto nei normali rapporti di lavoro – erano state le sue parole – rigettiamo quindi ogni tentativo di ingerenza o di inappropriata pressione, continuando a lavorare per il bene collettivo della città, alla quale saranno comunicate le risultanze delle valutazioni e le conseguenti scelte una volta prese, ovviamente, in totale autonomia».

Sulla questione erano intervenute anche le segreterie provinciali della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil e la Rappresentanza sindacale unitaria del Comune di Montecatini, affermando di «non essere state preventivamente messe a conoscenza dell’iniziativa, in merito alla quale, per i toni e i contenuti, esprimono non poche perplessità e non possono che prendere le distanze da una procedura che non è stata concordata con le organizzazioni sindacali e la Rsu». Le sigle inoltre avevano evidenziato come «le modalità attuate possono rischiare di esporre i protagonisti a rilievi di natura disciplinare (come avvenuto, ndr) e, pur non entrando nel merito di scelte che, appunto, non ci sono state comunicate e sulle quali non abbiamo elementi a cui riferirsi, avremmo sicuramente consigliato percorsi diversi».

Dopo tutti questi “inviti” per così dire alla moderazione, quattro agenti della municipale hanno deciso di fare dietrofront e chiedere ufficialmente scusa all’amministrazione. Di “ribelli” a oggi ne restano due, e dunque il “caso Gatto” non va proprio del tutto in archivio. l

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