Pescia, insieme nella vita e negli studi: la storia di Gennaro e Pasqualina
Marito e moglie si sono diplomati, e con lo stesso identico voto, alle scuole serali
PESCIA. Marito e moglie, stesso percorso di vita, stesso lavoro, stessa scelta di rimettersi in gioco da adulti (con due figli) in un percorso scolastico e, ciliegina sulla torta, stesso voto finale. Gennaro Ciervo e Pasqualina Iannotta, 35 e 37 anni, insieme da 18 anni e sposati da sette, da un anno a questa parte non possono certo rimproverarsi di aver condiviso troppo poco.
Da ragazzi hanno lasciato la natia provincia di Benevento per la Valdinievole, dove adesso lavorano come collaboratori scolastici di ruolo e vivono con i loro bimbi, Mathias (5 anni) e Pamela (un anno e 4 mesi). La scuola superiore l’avevano già finita una volta, ma non nel settore che poi si sono accorti di preferire, anche per opportunità di lavoro. E pochi giorni fa hanno fatto il bis, diplomandosi al corso serale dell’istituto Sismondi Pacinotti di Pescia, nell’indirizzo manutenzione e assistenza tecnica. Già che c’erano, hanno coronato quest’esperienza sui banchi prendendo il solito voto, 87 su 100, un risultato che ha fatto felicissimi entrambi.
Le loro notti prima degli esami “in famiglia”, ben diverse da quelle dei 18enni, resteranno un ricordo unico e speciale. «Siamo entrambi due ragazzi che hanno lasciato i propri affetti per trasferirsi dal Sud e dare una svolta alla propria vita – raccontano Pasqualina e Gennaro – dopo anni abbiamo raggiunto la nostra indipendenza economica, ma non ci siamo mai fermati nello sviluppo professionale. Questa opportunità l’abbiamo colta al volo, ci stavamo riflettendo già da un paio d’anni».
La soddisfazione è doppia, considerando la vera e propria impresa di riuscire a coniugare tutto. «Fortunatamente in questi anni abbiamo costruito rapporti e con il supporto di amici siamo riusciti a gestire lavoro, bimbi e scuola nel migliore dei modi – le parole dei due neo diplomati – non sono mancati i momenti in cui ci siamo sentiti persi e, a fine giornata, la stanchezza la faceva da padrona. La nostra vita quest’anno ha subito un forte cambiamento, i bambini non apprezzavano la nostra assenza e così ogni tanto cercavamo di fermarci per essere con loro più presenti. Avevamo poco tempo anche per confrontarci tra noi, l’organizzazione di ogni impegno era al minuto. Ma ne è valsa davvero la pena».
Il percorso prevedeva materie sia tecniche che umanistiche, oltre all’inglese. «Sono sempre stata attratta dalle materie umanistiche, dalla letteratura italiana e dalla storia, con l’interesse per ciò che i valori che i nostri nonni hanno difeso» spiega Pasqualina. Diversa invece l’inclinazione di Gennaro: «Fin dall’adolescenza ho sempre apprezzato tutto ciò che è manuale, pertanto le materie tecniche hanno sviluppato il mio interesse verso la meccanica e la manutenzione, di cui nella vita quotidiana già mi occupo sia a casa che al lavoro». Un anno faticoso, quello appena terminato, che la coppia ha vissuto sempre a cento all’ora, ma che ha lasciato tanto a entrambi. «Quest’esperienza ha aperto la nostra vita verso nuove amicizie, persone che apprezziamo e che frequentiamo anche fuori dall’ambiente scolastico: ognuno di noi ha una storia da raccontare – concludono i due – il corso serale non accresce solo culturalmente e professionalmente, ma anche umanamente. L’esperienza di ciascuno diventa parte integrante del percorso. Consigliamo a tutti di provare a realizzare i propri sogni, anche quando la strada è tutta in salita, mai demordere. Dedichiamo questo traguardo ai nostri figli, ai quali un giorno spiegheremo che sono stati le nostre muse ispiratrici per trovare la forza di non abbandonare nei momenti di difficoltà».