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Lutto nel calcio

Montecatini, addio al bomber biancoceleste Sergio Buralli

di Roberto Grazzini
Sergio Buralli il primo a destra accosciato con la maglia del suo Montecatini e a destra in una recente foto
Sergio Buralli il primo a destra accosciato con la maglia del suo Montecatini e a destra in una recente foto

Nato e cresciuto in via Marruota, è morto per una malattia a 65 anni. Agente immobiliare, ha rappresentato una bandiera per il Montecatini Calcio

18 novembre 2023
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MONTECATINI. Brevilineo, dal dribbling ubriacante e dal destro vellutato, Sergio Buralli, classe 1958, era il classico bomber da area di rigore che sapeva difendere benissimo il pallone dalle marcature più asfissianti, giocando sulla tecnica, la rapidità e l’ astuzia. Niente però stavolta ha potuto contro un avversario subdolo e maligno, di quelli che ti aggrediscono senza pietà, alle spalle e a gamba tesa. Lui, combattente di mille battaglie, sia nel rettangolo di gioco che fuori, non si è certo perso d’animo e ha lottato strenuamente con tutte le forze, come era nella sua indole, con estrema riservatezza e dignità, chiedendo e ottenendo discrezione dagli amici di sempre, circondato dal calore e dall’amore della famiglia. Ma nella notte fra giovedì e ieri Sergio ha dovuto arrendersi a un male bastardo.

Nato e cresciuto nell’appartamento proprio sopra il bar Ilio, punto di riferimento e aggregazione nonché palestra di vita nel cuore di via Marruota, Sergio racchiudeva tutte le peculiarità del “bagnaiolo” doc: dalla passione per il mondo dell’ippica, alle “girate” in bici da corsa con l’inseparabile Alessandro Madocci, oltre all’orgoglio di aver indossato la casacca biancoceleste. Punta sopraffina della talentuosa formazione Beretti assieme alle altre star del “Sottoverga” quali Mario Tintorini e Francesco Vettori nell’epopea gloriosa del Montecatini, non aveva esitato un attimo a rimettersi le scarpette per aiutare il sodalizio dell’Airone risalire dall’inferno della Terza categoria dopo il fallimento.

Da molti anni apprezzato agente immobiliare, “Burrino”, soprannome con cui è conosciuta l’intera dinastia Buralli nella zona sud, è sempre stato una persona schietta e solare, dalla perenne vis polemica ma mai fine a se stessa, spigoloso soltanto in apparenza. Uniti dalla forte sensazione di dolore, vuoto e smarrimento di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere Sergio, sono arrivati tantissimi messaggi di cordoglio e di affetto nei confronti della moglie Cinzia, delle figlie Alessandra e Martina, del papà Silvano e del fratello minore Stefano, che da tempo vive con la sua famiglia a Sheffield in Inghilterra. «Ci lascia un montecatinese vero – ha detto il sindaco Luca Baroncini – che ha voluto bene alla città. Sentite condoglianze da parte mia come amico e di tutta l’amministrazione comunale alla famiglia».


 

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