Dona mezzi a tre associazioni di volontariato in memoria della compagna morta: «Per aiutare chi soffre»
Il bel gesto in provincia di Pisa: «Mi ha insegnato quanto sia importante la salute, un valore che si capisce quando si deve lottare ogni giorno per sopravvivere»
SANTA CROCE. Un amore durato 37 anni e che oggi regala ad almeno tre comunità toscane un abbraccio di altruismo: protagonisti Andrea De Cicco di Massa e Cozzile (Pistoia) e Alessandra Pozzesi di Livorno, col primo che ha deciso di regalare tre mezzi ad altrettante associazioni di volontariato in memoria della compagnia, morta nel 2017 dopo aver combattuto per decenni con una malattia che la costringeva a ricorrere costantemente alla dialisi renale. Uno di questi mezzi De Cicco l’ha donato alla Pubblica assistenza di Santa Croce che d’estate – quando Alessandra soggiornava a Staffoli – l’accompagnava ciclicamente a fare questo trattamento a San Miniato; gli altri due mezzi sono andati alla Misericordia di Livorno e alla Pubblica Assistenza Avis Buggiano, con quest’ultima che in realtà ha ricevuto l’equivalente in denaro del costo di un’auto così da scegliere poi cosa farci.
Emozioni e parole
La cerimonia di consegna della macchina alla Pubblica assistenza di Santa Croce si è svolta l’altro giorno, alla presenza di De Cicco, del presidente della “Pubblica” Marco Remorini e del parroco don Donato Agostinelli, che ha proceduto con la classica benedizione. Sulla fiancata dell’auto tutti adesso possono leggere la frase “Andrea De Cicco in memoria di Pozzesi Alessandra per avermi tanto amato”. Il più commosso era proprio De Cicco, che ha raccontato: «Alessandra si merita questo e altro, è stata importantissima per me e vivrà per sempre con me (lo dice toccandosi il cuore ndc). Mi ha insegnato tante cose, tra cui la bellezza di amare e di essere amati. Negli ultimi giorni di vita, quando sapeva di non farcela, ebbe la dolcezza di scrivermi “Ti Amo” con tre cuori, perché non riusciva più a parlare. E poi mi ha insegnato quanto sia importante la salute, un valore che si capisce quando si deve lottare ogni giorno per sopravvivere. Per questo ho deciso di fare queste donazioni a strutture meritevoli che fanno di tutto per aiutare gli altri, nella speranza che questo gesto possa essere replicato per sostenere chi soffre e chi ha bisogno di aiuto».
La storia
Andrea e Alessandra si conoscono a fine 1980 e De Cicco racconta piangendo che lei era bella «come Lady Diana»: purtroppo già dai 20 anni aveva dovuto iniziare con le dialisi, per poi sottoporsi ai due trapianti di rene; una vita non semplice e che l’aveva posta dinanzi a tante sfide, affrontate fino alla fine con la voglia di combattere e di amare. Fino al triste epilogo del 2017, anno della sua morte. A De Cicco sono arrivati anche i complimenti del parroco di Santa Croce don Donato Agostinelli: «La cosa più bella è la voglia di condividere che sta dietro questo gesto, in un mondo in cui tutti tendono a chiudersi e ad accumulare quanto più possibile mentre dovremmo aprirci e abbracciare l’altro».
La macchina donata è già nelle disponibilità dell’associazione guidata da Marco Remorini e la certezza è che con De Cicco permarrà un rapporto di stima e riconoscenza. Il benefattore nonostante la carta d’identità dica 76 anni è ancora pervaso da una voglia di vivere – e di aiutare – rara. Altre donazioni sono state o verranno fatte ad altre associazioni e fondazioni, sempre per rispettare le volontà di Alessandra Pozzesi.