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Migranti, a Pescia accolte oltre 60 persone. L’assessore: «Territorio già saturo»

di Maria Salerno
Migranti, a Pescia accolte oltre 60 persone. L’assessore: «Territorio già saturo»

I dati illustrati in consiglio da Cristiana Inglese che ha risposto a un’interrogazione. Oltre a 21 migranti nella canonica di S. Margherita, ci sono 43 posti in 7 appartamenti

21 settembre 2023
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PESCIA. Il nostro è un territorio “saturo” dal punto di vista dell’accoglienza migranti. A esplicitarlo, dati alla mano, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale di lunedì scorso è stato l’assessore alle politiche sociali Cristiana Inglese. Nel rispondere all’interrogazione dei consiglieri Giacomo Melosi, Antonio Grassotti, Paolo Petri e Giancarlo Mandara su quale fosse la strategia dell’Amministrazione per gestire l’emergenza profughi, l’assessore ha sottolineato la volontà di valorizzare le realtà già presenti sul territorio, che si occupano di accoglienza e lo fanno bene. A Pescia, oltre la canonica di Santa Margherita che ha visto l’arrivo nei mesi scorsi di 21 migranti (3 ucraini, una nigeriana, 4 della Costa d’avorio, 13 tunisini, tutti nuclei familiari) ci sono altre 7 unità abitative atte all’accoglienza per un totale di altri 43 posti di cui 35 destinati a minori stranieri non accompagnati e gli altri ad un nucleo familiare ucraino. Ci sono 4 appartamenti gestiti dalla cooperativa Intrecci che ospitano 12 minori stranieri non accompagnati; 2 appartamenti situati a Villa Matilde e gestiti dal consorzio Cori con 23 minori stranieri non accompagnati; infine c’è un appartamento occupato da 8 ucraini gestito dalla cooperativa Intrecci inseriti in un progetto gestito in associazione dal ministero e dalla protezione civile. «Si tratta di realtà che funzionano – ha sottolineato l’assessore – che lavorano su progetti di inclusione perché trattandosi di minori rientrano nella rete Sai, Sistema accoglienza integrazione - che ha ancora a disposizione diverse risorse. Noi siamo andati a visitarle, abbiamo parlato con gli enti gestori che cercano la collaborazione dell’amministrazione, ecco perché la nostra strategia si basa sulla valorizzazione di queste realtà, perché le persone sono inserite all’interno di percorsi virtuosi e li supporteremo in tutti i modi, ripristinando ad esempio il corso di italiano per stranieri o lo sportello di segretariato per i migranti che a Pescia non ci sono più. Questo però non vuol dire che non rappresenteremo al prefetto la realtà, ovvero che da noi la situazione è satura e faremo valere questa posizione». Tale risolutezza è stata accolta con favore dai consiglieri di minoranza firmatari dell’interrogazione che si sono dichiarati “soddisfatti”. La loro preoccupazione, infatti, era stata determinata dalla mobilitazione della piccola comunità di Santa Margherita, che nei mesi passati, messa di fronte al “fatto compiuto” che sarebbero giunti 19 migranti maschi di età compresa tra i 18 e i 25 anni avevano palesato tutte le proprie rimostranze. L’assessore Inglese ha voluto precisare come prefetto e curia avessero chiuso l’accordo prima dell’arrivo di questa amministrazione, accordo che “era inappellabile e non rivedibile”. Ad ogni modo in ossequio alle richieste degli abitanti della piccola comunità, la canonica di Santa Margherita ospita unicamente nuclei familiari, considerati “più gestibili” di giovani. Al momento non sembrano essersi evidenziate criticità, salvo quella espressa dal consigliere Paolo Petri, relativa agli spostamenti delle mamme coi loro bambini al mattino presto e alla sera, quando le condizioni di scarsa illuminazione rendono “poco sicura” la circolazione pedonale.

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